Da oggi, puntiamo su noi stessi

Da oggi, puntiamo su noi stessi

Lo scorso lunedì, come il 22 aprile di ogni anno, si è celebrata la Giornata mondiale della Terra.
Il mondo intero, nella sua indifferenza, ha vissuto quel giorno come tutti gli altri, tra liti sui social e routine quotidiana. Si sono contati i soliti dieci incidenti quotidiani per le strade delle piccole città a causa della guida distratta di alcuni.
Per moltissimi, festeggiare il Pianeta non vuol dir nulla. E questo è una forma di irriguardosa ingratitudine nei confronti di chi ci garantisce cibo, aria, acqua, Vita. Di chi ci regala meraviglie.

Quante grandi opere artistiche sono ispirate dalla natura e dedicate alla natura! Van Gogh, Leopardi, Michelangelo raccontavano di qualcosa che faceva sentire parte della realtà, decantandone le bellezze.
A un certo punto, abbiamo scelto il digitale, che sembra darci maggiore benessere e agio.

Ci sono forme di tecnologia che sono compatibili con la conservazione della natura. Penso alla bicicletta, simbolo di rispetto per l’ecologia e di valore del sacrificio.
Stupisce la quantità di aria pura in quelle città, specie del nord Europa, nelle quali si circola prevalentemente in bicicletta. Certamente maggiore di quella che è possibile respirare in tante città italiane.
Eppure basta così poco.
Circolare in bicicletta costa meno che utilizzare l’auto, e porta grandissimi benefici al corpo e alla mente.
Basterebbe una migliore organizzazione della mobilità urbanistica, per vedere anche qui, davanti alle Università o nei centri, soltanto biciclette. Non auto, né scooter.

Nella cittadina tedesca di Friburgo, all’arco Svevo è associato un aneddoto interessante. Nel 1300-1400, un cittadino svevo fu fermato dalle guardie all’entrata in paese. Portava sul carretto due barili (a suo dire) pieni d’oro, con i quali dichiarava di voler comprare la città. Le guardie risposero che non si poteva fare, era impossibile, perché la città non era in vendita. Aperte le botti, quello che trovarono dentro fu solo tanta sabbia. La moglie, la sera prima, sapendo delle folli intenzioni del marito, aveva sostituito tutto l’oro raccolto e lo aveva sostituito.
Una storia di avarizia e parsimonia, che racconta soprattutto della maggiore consapevolezza della vita da parte di alcuni, con importanti riflessi nelle relazioni sociali.

Va cambiato approccio culturale. Si deve pensare un po’ meno alla ricchezza e un po’ di più alla concretezza delle cose. Con la sabbia si edificano i palazzi. Con l’oro li si acquistano. Ma la soddisfazione della costruzione è ben altra cosa.
Proprio a Friburgo un vecchio quartiere malandato è stato convertito in una meravigliosa area green da un bravo amministratore, con case realizzate in perfetta sintonia con l’ambiente e arricchite da piante rampicanti, un sistema tramviario perfettamente funzionante e tutti i servizi essenziali.
Fa riflettere, soprattutto in comparazione con tanti quartieri italiani che non mostrano la minima sensibilità per la cura dell’ambiente. Parcheggi selvaggi e auto ovunque. Stupisce se solo si pensa alla nostra storia, fatta di sacrifici e conquiste, sogni, bellezza.
Siamo sempre stati punto di riferimento per arte, cultura, dialettica. Siamo noi il Popolo che ha influenzato la crescita delle Civiltà. Abbiamo lavorato tanto e oggi non siamo capaci di difendere il sacrificio di chi ci ha preceduto nei secoli.
Dovremmo essere esempio. E invece per molte cose siamo un modello negativo.

Per questo chiedo a tutti coloro che prestano la propria opera in Meritocrazia Italia di mantenere la costanza e di dare il buon esempio, tenendo condotte virtuose.
Piccoli gesti possono portare grandi cambiamenti.
Prendere più spesso la bicicletta o camminare a piedi invece di prendere l’auto anche per brevissime distanze. Non sprecare il cibo. Avere cura di ciò che ci circonda, utilizzando gli spazi comuni con la stessa accortezza che si usa in quelli privati.
Piccoli mattoncini per la costruzione di un mondo migliore.
Non lasciamoci sconfiggere dalla sottocultura della quotidianità, dall’analfabetismo sociale.
Crediamo tutti di più nel potere dell’iniziativa individuale.
Da oggi, puntiamo su noi stessi.



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