LA MERAVIGLIA DELLO STARE INSIEME – 12 SETTEMBRE 2021
Riprende il percorso di Meritocrazia Italia, con entusiasmo rinnovato dal successo del terzo Congresso nazionale conclusosi la scorsa settimana. Le emozioni accumulate in tre giorni di condivisione, partecipazione e confronto colorano a tinte forti la consapevolezza di un gruppo che cresce in numeri e motivazione.
La novità del nostro impegno sta nell’aver dimostrato che la politica appartiene al quotidiano di ciascuno, che c’è chi sceglie di non subirla passivamente e di contribuire, con le proprie idee e la propria opera, alla costruzione di una Società diversa. A misura di cittadino.
Il sacrificio alimentato dal solo senso di responsabilità rappresenta un’anomalia in un contesto nel quale le personalità sono modellate dai media, su una normalità preconfezionata, e nel quale la disillusione assopisce le coscienze e il pensiero divergente e la capacità di reazione di più e meno giovani sono mortificati dall’agio dell’isolamento del mondo virtuale. Una fuga massiva dalla realtà. Una decrescita sociale progressiva. Una sfiducia avvilente nei desideri.
Meritocrazia inverte la rotta e riscopre la bellezza dello stare insieme. Dando valore alle diversità, cogliendo la ricchezza delle sfumature, racconta a voce unica del mondo che vorrebbe.
Il Congresso nazionale di Silvi Marina ha mostrato che c’è una parte d’Italia che ha desiderio di comunione. Persone lontane per impostazione culturale, estrazione politica, sensibilità ed esperienza hanno scelto di intraprendere un viaggio comune, e hanno finito per imparare a parlare la stessa lingua. Perché la cultura, quella vera, è crescita e approfondimento. È gioco di squadra.
Nell’impegnata discussione su disAbilità, politiche giovanili, ambiente, giustizia, fisco, infrastrutture, digitalizzazione e gestione amministrativa, è emersa una solida base valoriale comune. La Persona al centro di ogni riflessione. È stato tracciato a segni netti il profilo del presente che vogliamo vivere e del futuro che vogliamo consegnare alle prossime generazioni.
L’ignavia di chi desidera una vita migliore ma si adagia nell’ozio e non agisce lascia spazio al successo di chi ambisce a immeritati privilegi e a chi, scaltramente, riesce a pilotare le menti delle masse.
La salvezza è nell’azione. La libertà vera è nella partecipazione, nella rivalsa del mondo reale su quello virtuale. L’equità sociale è conquista di gruppo, è missione difficile ma possibile.
Di questo comincia a prendersi sempre più consapevolezza. Ne è prova il larghissimo seguito raccolto al Congresso. Da goccia, facciamo l’oceano. Con l’esempio, risvegliamo le coscienze dal torpore dell’immobilismo.
Perché la politica è cosa di tutti. Non richiede spiccate abilità, quanto una seria propensione al sacrificio e la disponibilità a dismettere le comodità di una vita di solitudine e individualismo.
C’è ancora tanto da fare. Sono soltanto i primi piccoli passi verso la vera Rivoluzione, quella fatta dell’arroganza dell’umiltà e del riscatto della sensibilità.
Dire le cose giuste richiede coraggio. Ricercare la verità è temerario. L’onestà di pensiero di chi può guardare l’altro negli occhi è una rarità.
Di questa nostra anomalia siamo orgogliosi.