La rivincita delle idee

La rivincita delle idee

È trascorsa una settimana dal nostro quinto Congresso nazionale, e si avverte ancora forte l’emozione.
La straordinaria riuscita dell’evento ha rappresentato il riscatto per le tante persone che ci hanno creduto e che, giorno dopo giorno, riescono a ricavare il tempo da dedicare alla causa comune. Con umiltà e garbo si vincono le partite più importanti, lo abbiamo dimostrato.
Ha dato grande soddisfazione la disponibilità con la quale le Istituzioni hanno voluto sedersi al nostro tavolo, nonostante i tantissimi impegni della giornata. Il nostro palco, aperto a tutti, è stato occupato da professionisti e gente comune. Non abbiamo evitato le tematiche più delicate del momento: crisi energetiche, emergenza climatica, disastri ambientali, guerra.

Un modo eversivo in un tempo in cui nessuno cerca il vero e libero confronto, con fare propositivo e desiderio di costruzione di un’idea comune, per una società diversa.

Abbiamo scelto di non fermarci alla ricerca di un benessere puramente individuale, di non limitarci a planare sulla superficie delle cose, di non accontentarci dell’artificiosità delle relazioni e di riconquistare la capacità di reazione. E il risultato raggiunto la scorsa settimana dovrebbe bastare a sopire i dubbi e le incertezze di chi non riesce a riprendere fiducia nella possibilità del cambiamento.

Cerchiamo tanto attenzione, benessere economico, visibilità, approvazione. Soffriamo tanto per un like mancato o per un commento non positivo a un post, spesso neppure originale o frutto del pensiero personale. Curiamo meticolosamente la nostra immagine, costruita ad arte. E perdiamo di vista l’essenziale.
Meritocrazia prova di essere forte, perché libera. Perché non pone limiti alla propria ambizione. E continua a crederci, nonostante le difficoltà. Nella certezza che la libertà è soprattutto nel rispetto dei doveri, e specialmente di quello di dare una parte di sé a chi ha bisogno, ai dimenticati, alle fragilità. E di smuovere le coscienze di chi non bada al presente, e ancor meno al futuro.

Una vera rivincita, quindi.
Ma non certo un punto d’arrivo. Piuttosto un nuovo punto di partenza.

Il nostro obiettivo è molto ambizioso, e serio, dare voce, potere decisorio alla cittadinanza attiva. Meritocrazia si propone di farsi veicolo di realizzazione di una nuova socialità, della quale a beneficiare siano anzitutto i singoli. È fatta di persone mosse dal desiderio di migliorare il mondo attorno, migliorando un po’ anche se stesse, e pronte agli errori, ai fallimenti, agli ostacoli.
Senza cedimenti. Con passione, fiducia e ottimismo. Soprattutto con convinzione. Contro lo stallo delle idee, e l’anestesia dei sentimenti.
Stiamo vivendo un tempo incerto, confuso, fatto di politica artificiale e di finta rappresentatività. Le fragilità sono amplificate. Proprio in questo tempo, Meritocrazia vuole fare luce e contribuire a rendere più bello il quadro, dando alla tela colori nuovi, vivi. Vuole farsi portatrice sana di idee.

La diretta streaming ha registrato migliaia di visualizzazioni. E centinaia sono stati gli articoli che la stampa ha voluto dedicare al nostro evento.
Un risultato raggiunto grazie alle energie di chi c’è stato, di chi trova sempre il tempo, di chi dona, tutti i giorni, un po’ di se stesso agli altri. Con generosità, e lungimiranza.



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