La ruota

La ruota

Le più grandi rivoluzioni consegnate dalla storia sono sempre partite da semplici intuizioni.
Oggi diamo addirittura per scontate tantissime invenzioni che hanno stravolto la vita dell’uomo: la radio, il telefono, le connessioni virtuali.
Nella semplicità è sempre il germe dei grandi cambiamenti, per quanto siamo propensi a vedere tutto molto complicato.

Una delle scoperte più belle di ogni tempo risale a migliaia di anni fa, al 3500 a.C. Mi riferisco alla ruota.
Furono i sumeri a lanciare la novità, spinti dall’esigenza di avanzare più velocemente in guerra o migliorare gli strumenti di comunicazione per il commercio e far da traino a grandi pesi. L’invenzione è poi stata affinata. E oggi abbiamo le ruote in gomma.
Quanto ha inciso sulle relazioni commerciali, sugli spostamenti in genere? Quando ha avvicinato?

L’uomo ha capito da secoli che le distanze sono fatte per essere accorciate, quelle fisiche e quelle culturali.
Non si possono ignorare le differenze, non sarebbe giusto, perché sono un valore. Ma non si possono neppure stigmatizzare, perché finirebbero per essere solo fonte di paure, ansie e insoddisfazione.
Fa davvero strano che in un tempo come quello in cui viviamo, in cui c’è tanta attenzione ai bisogni, alle esigenze di tutti, poi vengano sottovalutate le sensibilità e il formante culturale. Siamo profilati in continuazione, ma solo a scopo commerciale, come se non fossimo persone, ma solo consumatori.
La ruota è oggetto di descrizioni bellissime, in opere come l’Orlando furioso, o Il ritratto di Dorian Gray. Compare nella pittura, ne La roue de la Fortune di Edward Brune.
Ha ispirato l’organizzazione urbanistica di tante città del mondo.

Anche Meritocrazia, nella semplicità dell’idea che le ha dato origine, può dare un contributo culturale importantissimo, portando esempio di dedizione, garbo, umiltà e altruismo e abbandonando la logica individualista, a favore del noi.
La natura dell’uomo tende all’egoismo. Bisogna fare uno sforzo enorme per dismettere i panni dell’istintività e per dare più spazio alla riflessione prima di decidere e agire. Soprattutto in politica.
Nel ricevere una critica, è sbagliato reagire sentendosi subito feriti, chiudendosi a riccio e cercando giustificazioni. La critica è sempre utile a migliorarsi, anche nell’approccio con l’altro. Si può sbagliare, ma mai declinare il confronto.
È deleterio l’atteggiamento di chi è costantemente sulla difensiva.

Quando furono introdotti i primi mezzi di trasporto su ruota, i problemi non erano del tutto risolti. Restava una lentezza che rendeva comunque le distanze siderali, almeno per come siamo abituati a immaginarle oggi. Ma questo non scoraggiò e non fece perdere la voglia di mettersi in relazione con altri gruppi e altre culture.
Mettersi in gioco è fondamentale. Anche quando ci si sente attaccati o si sa di aver sbagliato.
Oggi, che siamo iperconnessi, finiamo per sentirci più lontani che mai. La moderna tecnologia in questo ha segnato un arretramento nella crescita culturale, perché, paradossalmente, nel metterci in contatto, ha alzato barriere.
La ruota, nel suo essere costruzione rudimentale, ha avvicinato.
Il digitale, sofisticato prodotto della mente dell’uomo, ha allontanato in maniera impressionante.

Meritocrazia è un movimento molto giovane, ed è giusto che siano soprattutto i più giovani ad assumere la responsabilità. Contribuire al cambiamento è un dovere anzitutto verso se stessi.
Tutto dipende da noi. Non solo da chi ha il potere ed è al Governo. Le Istituzioni sono l’altra faccia del popolo, e adesso larga parte del popolo non si rispecchia nelle classi politiche che si contendono il potere.
Meritocrazia può riscrivere una parte della storia, esattamente con le stesse modalità con le quali è stata da altri scritta finora. Grazie all’incrocio di pensieri differenti. Avvicinando le sensibilità, e accorciando le distanze.



<p style="color:#fff; font-weight:normal; line-height:12px; margin-bottom:10px;">Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso consulta la nostra Privacy Policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.</p> Leggi la nostra cookie policy

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi