Panta rei

Panta rei

Nella vita di tutti i giorni, tutto passa, tutto scorre, spesso senza lasciare traccia.
Eppure viviamo sulle spalle di giganti che una traccia hanno saputo lasciarla. Viviamo un Paese intriso della storia di uomini e donne che hanno contribuito alla crescita culturale di una delle civiltà più importanti. Tantissime opere ingegneristiche e strategiche realizzate secoli fa e ancora in uso ne sono un segno evidente. Penso, tra tutti, agli acquedotti.

Una storia che nulla potrà mai cancellare. Neanche questo progresso tecnologico incalzante, che tutto trasforma.

Non si riesce più a far rivivere quella determinazione che abbiamo ancora nel dna.
Apparteniamo a un popolo che ha sempre lavorato per la pace, nato dalla integrazione tra etnie diverse. L’Italia è sempre stata crocevia di genti, senza che questo fosse motivo di continui conflitti, ma anzi essendo un prezioso punto di forza.

Ne ricavo una valutazione politica, e mi chiedo quale contributo possa dare oggi un cittadino.
Alla fine, nei contesti familiari, lavorativi, sociali, siamo tutti scontenti. Siamo scontenti di quello che facciamo, delle relazioni che abbiamo. Siamo scontenti per quello che vorremmo avere e non abbiamo. Siamo scontenti per quello che vorremmo ma non riusciamo a fare.

Ci sentiamo sconfitti e destinati all’infelicità.
Certamente gioca un ruolo decisivo la mancanza di messaggi positivi. Manca la spinta a guardare oltre.
Ogni opera d’arte del passato, piccola o grande, da Michelangelo a Botticelli, alla letteratura di Dante, è tassello importante della costruzione di una cultura. Fusione di spiritualità e concretezza. Tensione verso il passato necessaria a rendere l’uomo consapevole nel presente e forte abbastanza per affrontare il futuro. Nella consapevolezza che l’essere umano, per natura, tende alla divisione, al contrasto, alla disillusione e all’egoismo.
Lo vediamo nella politica, come nel nostro piccolo del quotidiano: c’è sempre qualcuno che pretende di avere il comando. Ognuno vive sia di luce propria sia di luce riflessa. E, di fronte a questo comandare sul comandare, nessuno è disposto ad ascoltare le indicazioni altrui.

Napoleone diceva che ‘negli eserciti non servono i comandanti, servono i combattenti’. I comandanti si trovano e si troveranno sempre. Ma sono i combattenti valorosi che, indipendentemente dal chi è al comando, fanno vincere la guerra.
Chi si occupa oggi dei combattenti? Nessuno.
Anzi, secondo la tradizione letteraria, il combattente viene messo in disparte, tanto da essere scoraggiato e indotto a desistere.
Lo vediamo in occasione delle tornate elettorali. Percentuali altissime di cittadini che scelgono di non andare a votare. Perché non serve a nulla, se non ha bisogno di un lavoro o di un favore di qualche natura. Questo destabilizza la democrazia, perché non si può considerare democratico un governo votato da una manciata sparuta di elettori. È una sconfitta.

Meritocrazia Italia ha scelto di non vivere la competizione elettorale, contendendosi con i tanti partiti di sempre la piccola percentuale di votanti. Ha scelto di costruire democrazia convincendo al voto i tantissimi che si astengono. E ha scelto di farlo non con una candidatura, ma con l’esempio dell’impegno sociale.
La cultura non si fa (solo) con le parole. Le parole sono importanti, ma valgono poco se non sono tradotte in azioni. Con l’esempio si contagia, e si coinvolge.
Capita anche ad alcuni di noi di professarsi cittadini democratici, vocati al noi, e poi di cedere alle ambizioni personali e alla voglia di evidenza, o di restare coinvolti in conflitti per cose di poca importanza. Errori che non ci si può permettere di commettere.

Questo progetto si propone di essere differente. Dimostreremo che lo è davvero tra qualche giorno, in occasione del nostro settimo Congresso nazionale, al quale ci avviciniamo con grande attesa ed entusiasmo.



<p style="color:#fff; font-weight:normal; line-height:12px; margin-bottom:10px;">Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso consulta la nostra Privacy Policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.</p> Leggi la nostra cookie policy

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi