Nella Giornata mondiale della Terra, si rifletta anche sulle politiche agricole europee

Nella Giornata mondiale della Terra, si rifletta anche sulle politiche agricole europee

La Giornata Mondiale della Terra, istituita nel 1970, mira a sensibilizzare le masse sull’importanza della salvaguardia delle risorse naturali del Pianeta. Quantomai necessario a fronte delle sfide imposte dai cambiamenti climatici e dalle nuove forme di economia.

La chiave per rispettare il principio della Giornata Mondiale della Terra è l’adozione di pratiche sostenibili e innovative nei processi produttivi.
Il cibo che giunge sulle nostre tavole è il risultato di una complessa filiera agricola.
Oggi, garantire che sia disponibile, accessibile e sicuro è un imperativo, soprattutto in molte regioni del mondo.

La Politica Agricola Comune (PAC) svolge un ruolo cruciale in questo contesto, supportando la transizione verso sistemi alimentari sostenibili e rafforzando l’impegno degli agricoltori europei nella gestione responsabile delle risorse naturali, ed ancora mira a favorire un reddito agricolo sostenibile, promuovere la competitività attraverso la ricerca e l’innovazione, e contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra per contrastare il cambiamento climatico.

Tuttavia, come già rilevato da Meritocrazia Italia in precedenti comunicati, l’attuazione della PAC presenta alcune criticità che vanno considerate.
Ad esempio, si osserva una significativa riduzione del sostegno al reddito di base rispetto alla precedente PAC, passando dall’80,08% nel 2022 al 48% nel 2023. Tale diminuzione è motivata dalla volontà di favorire azioni virtuose per il clima e l’ambiente, come indicato dal “Regime per clima e ambiente”, che prevede incentivi aggiuntivi per pratiche come l’avvicendamento biennale delle colture e il riposo dei terreni. Questo, però, potrebbe comportare un aumento dei costi di gestione per gli agricoltori, mettendo a rischio il mantenimento di un reddito sostenibile nel settore agricolo.
Un’altra criticità riguarda il programma degli accoppiati, che registra un aumento dal 12,9% al 15%, mentre la quota destinata ai giovani agricoltori rimane bassa, ferma al 2%.
Questo solleva dubbi sulla reale efficacia delle politiche volte a incentivare il ricambio generazionale nel settore agricolo.
Inoltre, emerge la preoccupazione riguardo alla pressione delle lobby e delle multinazionali sulle decisioni dell’Europa, come nel caso dell’Irlanda, che ha ottenuto il sostegno della Commissione per equiparare la nocività del vino a quella del fumo, nonostante l’opposizione del Parlamento. Non possono non farsi delle domande sulla trasparenza e sull’indipendenza delle decisioni politiche europee e sul loro impatto sul settore agricolo e sull’ambiente.

La Giornata Mondiale della Terra offra a tutti l’opportunità di riflettere sull’importanza di promuovere politiche agricole davvero capaci di garantire la sostenibilità ambientale e sociale, senza trascurare la competitività economica del settore agricolo europeo. Meritocrazia Italia auspica che le politiche europee siano riviste nel senso della migliore adeguatezza rispetto a sfide sempre più complesse, garantendo nel contempo la tutela dei diritti degli agricoltori e la protezione dell’ambiente e del pianeta per le generazioni future.



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