ADEGUAMENTO E AMMODERNAMENTO INFRASTRUTTURALE IN BASILICATA

ADEGUAMENTO E AMMODERNAMENTO INFRASTRUTTURALE IN BASILICATA

Una sfida necessaria

Uno degli obbiettivi fissati dal PNNR è quello dell’adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture: «concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su produzione ed uso pulito ed efficiente dell’energia, ricerca e innovazione, trasporto pubblico sostenibile, gestione dei rifiuti e delle risorse idriche e infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura dei servizi essenziali».
Il proposito di investire nella transizione ecologica anche per quanto riguarda le infrastrutture è confermato dalle parole del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, che ha così commentato il PNRR: «Il Mims assume un ruolo centrale nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Abbiamo l’occasione di progettare un Paese sostenibile e resiliente con una visione di medio-lungo periodo. Il PNRR è solo l’inizio di un processo che prevede investimenti senza precedenti per la costruzione e la riqualificazione di infrastrutture, per la mobilità sostenibile, per rafforzare le imprese e migliorare la qualità del lavoro e della vita delle persone, tutelando gli ecosistemi terrestri e marini».
In dettaglio, gli obiettivi strategici da centrare sono sviluppo sostenibile, transizione ecologica e digitale, benessere delle persone e riduzione delle disuguaglianze, infrastrutture e competitività, crescita e occupazione, e riduzione dei divari territoriali.

Un complessivo miglioramento delle infrastrutture di trasporto, stradali e ferroviarie contribuirebbe a migliorare anche la qualità della vita delle persone, riducendo le disuguaglianze, con aumento della competitività delle imprese, della logistica e del turismo, generando un aumento del reddito e dell’occupazione, sanando i divari territoriali tra nord e sud, città e aree interne.

Sono 62 miliardi di euro le risorse destinate agli interventi sulle infrastrutture, sulla mobilità e sulla logistica sostenibili contenuti nel Piano nazionale, così suddivisi: 41 miliardi derivanti dalle risorse europee del programma Next Generation Eu (40,7 miliardi) e del React Eu (313 milioni); 21 miliardi di euro derivanti da risorse nazionali, di cui 10,6 miliardi provenienti dal Fondo complementare e 10,3 miliardi da uno scostamento di bilancio.
In alcuni casi, con i fondi nazionali si finanziano progetti relativi a un orizzonte temporale più lungo rispetto al termine del 2026 imposto dal PNRR, come il completamento dell’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria.
Il 56% delle risorse, pari a 34,7 miliardi di euro, è destinato a interventi nel Mezzogiorno.
Si tratta di un elemento chiave all’interno del PNRR, nel quale si specifica che la revisione delle norme sugli investimenti e gli interventi nel Mezzogiorno sono indispensabili per supportare la ripresa e la crescita del Paese e contribuiscano, in maniera significativa, alla realizzazione della coesione sociale e territoriale.
Con l’ultima delibera approvata dal Cipess in Basilicata arriveranno oltre 160 milioni per le infrastrutture. Tra gli interventi più importanti la variante a San Nicola di Melfi del tratto ferroviario Potenza-Foggia e le opere sulla Statale 7 Murgia-Pollino fra Matera e Ferrandina.

Opere strategiche che potranno modificare l’assetto infrastrutturale della Basilicata attraverso una nuova programmazione di opere, per colmare un gap storico.
Un progetto ambizioso che sappia dare nuova linfa al sistema infrastrutturale lucano con risorse destinate, finalmente, a quelle arterie la cui conformazione in relazione ai flussi di traffico non è più sostenibile, soprattutto rispetto a quelle aree industriali che hanno attraversato fasi complicate e su cui è necessario un rilancio per garantire sviluppo e occupazione, attraverso un indispensabile collegamento alle principali direttrici di traffico ferroviario.
Non solo è necessaria una nuova rete stradale adeguata e sicura che aiuti alcune sacche della Regione ad uscire da uno storico isolamento, ma serve anche un sistema ferroviario al passo con i tempi e con le aspettative del popolo lucano.
L’ammodernamento non è solo efficienza e celerità di collegamento, ma soprattutto sicurezza. Sulle strade italiane si registra un incidente ogni trenta secondi. Soltanto in Basilicata, secondo dati Istat, nel 2021 si sono verificati quasi mille incidenti stradali, che hanno causato la morte di 29 persone e il ferimento di altre 1.484. Ogni giorno migliaia di pendolari, studenti e lavoratori mettono a repentaglio la loro incolumità percorrendo strade insicure e senza nessun tipo di manutenzione né ordinaria e né straordinaria, o, sulle arterie sulle arterie più importanti i tempi di percorrenza sono letteralmente raddoppiati a causa dei tanti cantieri infiniti, che costringono gli automobilisti a viaggiare su una sola corsia per ogni direzione di marcia con enormi rallentamenti del traffico.

Insomma, un’opportunità da non sprecare, un’occasione per rilanciare la Basilicata e connetterla con le regioni limitrofe e con l’Europa.

 

 

FONTI

blog.fenealuil.it

 



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