Assistente materna: si dia priorità al completamento della rete dei consultori familiari

Assistente materna: si dia priorità al completamento della rete dei consultori familiari

Il Governo annuncia l’introduzione della nuova figura professionale dell’assistente materna, che dal prossimo anno supporterà le neomamme, su loro richiesta, per circa venti ore durante i primi tre mesi dalla gravidanza, estensibili fino a sei mesi. Sarà possibile avere l’aiuto dell’assistente materna telefonicamente o con video call ed in caso di necessità direttamente a domicilio.

Il progetto prevede un finanziamento compreso tra i 100 e 150 milioni di euro, e dovrebbe garantire almeno tre assistenti materne ogni 20.000 abitanti, anche se le cifre precise verranno definite in un secondo momento in base alle Regioni.
L’obiettivo è affiancare le neomamme in un momento delicato e complesso, durante il quale i dubbi e le difficoltà sono tanti e non sempre si riesce a far fronte a ogni situazione senza un aiuto.
La nuova figura è pensata anche per far fronte alla depressione post partum, una problematica che riguarda quasi il 20% delle donne in gravidanza in tutto il mondo, e al fenomeno del baby blues, una fragilità emotiva che coinvolge circa il 70% delle puerpere subito dopo il parto e nei giorni seguenti.
Questo eviterebbe anche il frequente ricorso al pediatra per problemi non medici.

Non una figura sanitaria, quindi. Non ci sarà bisogno di una laurea, ma della frequenza di un corso di formazione della durata di sei o nove mesi.

L’iniziativa è apprezzabile negli intenti. I tempi di formazione previsti, però, risultano molto brevi rispetto alla delicatezza dell’incarico.
Si aggiunge che in Italia ci sono circa 1800 consultori familiari, pochi dei quali attivi effettivamente nello svolgimento dei propri compiti. In ogni caso sono circa il 60% in meno rispetto a quanto stabilito dalla l. n. 34 del 1996. Vi sono territori nei quali le donne sono lasciate completamente sole nelle scelte su maternità e contraccezione. Per questo Meritocrazia chiede maggiori investimenti nei fondi programmati in direzione di questa fondamentale priorità per completare la rete dei consultori familiari, supporto indispensabile sui territori per tutte le famiglie.

Stop war.



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