Basta incendi dolosi: difendere il territorio è un dovere civico
Con l’avanzare dell’estate, puntuale come un triste rituale, il nostro Paese si ritrova a fare i conti con l’emergenza incendi.
Regioni meravigliose e fragili come Sicilia e Sardegna vengono devastate ogni anno da roghi. Gli inneschi appaiono chiaramente di origine dolosa, accesi con modalità ricorrenti e quasi sistematiche. Non si tratta di coincidenze o di errori: si tratta di atti criminali deliberati, che mettono a rischio vite umane, devastano ecosistemi e compromettono il futuro di interi territori.
Ma chi appicca questi incendi? E, soprattutto, perché?
La risposta non può essere semplicistica. Dietro questi gesti si cela quasi sempre un interesse economico o strategico, e non di rado si intravedono le trame della criminalità organizzata, che sfrutta il fuoco come arma per modificare assetti territoriali, favorire speculazioni edilizie, alterare equilibri ambientali o creare instabilità nei territori più fragili. Mafia, camorra, ‘ndrangheta, ma anche reti locali di interessi privati.
Non spetta a noi individuare i colpevoli, è compito dello Stato assicurare alla giustizia chi si macchia di tali reati. Tuttavia è nostro dovere morale e civile chiedere con forza che lo Stato intervenga con strumenti efficaci, non solo nella repressione, ma soprattutto nella prevenzione.
Per affrontare con serietà e determinazione il fenomeno, Meritocrazia Italia propone un piano integrato e multilivello che comprenda:
– l’installazione di droni con sensori termici e infrarossi per il pattugliamento costante delle aree boschive, soprattutto nei mesi critici,
– l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per l’analisi predittiva del rischio incendio, integrata con dati ambientali, climatici e storici;
– il potenziamento del sistema satellitare europeo Copernicus con interfaccia diretta con Protezione Civile e Regioni,
– un portale digitale nazionale che consenta ai cittadini di consultare i dati aggiornati sui terreni colpiti da incendi, con tracciabilità dei vincoli urbanistici e trasparenza su eventuali variazioni di destinazione d’uso;
– la creazione di reti locali di “Sentinelle del Territorio”, con il coinvolgimento di cittadini, associazioni e Protezione Civile, formati per il primo intervento e la segnalazione rapida di anomalie;
– l’aumento delle pene minime per i reati di incendio doloso in presenza di aggravanti (legami con la criminalità organizzata, recidiva, danni irreparabili);
– stanziamenti mirati per dotare Corpi Forestali, Carabinieri e Vigili del Fuoco di mezzi tecnologici moderni e personale specializzato;
– l’inserimento nei programmi scolastici di un modulo permanente sull’educazione al rispetto del territorio, con focus su prevenzione, legalità e cambiamenti climatici.
Infine, in coerenza con quanto recentemente proposto con un comunicato sulla tutela dei beni naturali degradati, Meritocrazia ribadisce l’urgenza dell’istituzione del Portale Nazionale per il Monitoraggio Civico-Ambientale, già presentato pubblicamente, attraverso il quale i cittadini possano segnalare tempestivamente incendi, discariche abusive, deforestazioni e ogniforma di degrado ambientale. Una piattaforma trasparente, partecipata e integrata con le autorità locali e centrali.
La terra che abitiamo non è un bene scontato. Ogni rogo, ogni ettaro bruciato è una ferita inferta a tutti noi, al nostro futuro, alla nostra identità. Non possiamo più permetterci l’indifferenza.
Stop war.
