CARO BOLLETTE: LO STATO AZZERI ACCISE ED ONERI DI SISTEMA ED ABBATTA L’IVA SU GAS E LUCE – COMUNICATO 08.03.22

CARO BOLLETTE: LO STATO AZZERI ACCISE ED ONERI DI SISTEMA ED ABBATTA L’IVA SU GAS E LUCE – COMUNICATO 08.03.22

Il rialzo del prezzo delle bollette sta per schizzare alle stelle e l’impatto di tali rincari su famiglie e imprese sarà devastante, se non addirittura insostenibile.
Già a partire dalle prossime ore è infatti previsto un aumento del prezzo del gas oltre i 1,4 €/mc, il che comporterà un costo finale di circa 1,9-2 €/mc a causa della maggiorazione dovuta ad oneri di sistema, IVA e accise.
Pagheremo dunque 1 mc di gas come un litro di benzina, anch’essa drasticamente attestatasi sopra i 2 euro.
Stessa situazione per quel che concerne il costo dell’energia, che arriverà a toccare i 330 €/MWh, quando nel 2020 il prezzo era di circa 70-80 €/MWh.
Se consideriamo come nel periodo invernale un nucleo famigliare di 4 persone, che vive in un appartamento di 100-120 mq, consuma circa 8-10 mc/g, è facile comprendere come una famiglia media arriverà a spendere circa 16 euro al giorno di gas e circa 10 euro al giorno di energia, per un totale al ribasso di euro 25 die e bollette mensili di 350 € per il gas e 300 € per l’energia.
Ancor più drammatica la situazione del comparto produttivo, il quale sarà costretto a bloccare la produzione perché il costo della stessa sarà insostenibile, non lasciando spazio ad alcun ricavo, nemmeno marginale.
È giunto allora il momento che lo Stato intervenga in maniera ben più coraggiosa ed incisiva rispetto a quanto fatto con il DL Bollette, proponendo, a tal fine, Meritocrazia Italia:
– l’azzeramento delle accise e degli oneri di sistema in entrambi i settori del gas e dell’energia,
– l’abbattimento dell’IVA alla quota del 4% come per i beni essenziali
– la defiscalizzazione al 100% le comodities di gas ed energia,
con possibilità di compensare i mancati introiti mediante tagli lineari di efficientamento sugli sprechi di gestione della Pubblica Amministrazione, affinché il peso della crisi non ricada sempre sui privati e sulle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese, mentre il comparto pubblico continua a sperperare risorse senza mai intaccare i propri benefits.
La situazione va riportata ad equilibrio con sforzi comuni, specie in un contesto di crisi di sistema come quello attuale.



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