DESIDERIAMO UN’ITALIA COSTRUITA SU NUOVE IDEE – COMUNICATO 18.11.20

DESIDERIAMO UN’ITALIA COSTRUITA SU NUOVE IDEE – COMUNICATO 18.11.20

A pochi mesi dalla presentazione del ‘Progetto Italia’, Meritocrazia annuncia la pubblicazione di una nuova proposta di riforma di sistema.

Lo stato d’emergenza sembra protrarsi oltre le originarie previsioni. Le difficoltà emerse a inizio d’anno non hanno ancora trovato soluzione adeguata; al contrario, nuove debolezze continuano ad aggiungersi a quelle già acquisite.
L’accelerata impressa dall’evento pandemico a un processo di trasformazione già da tempo avviato rende non più differibile una pronta risposta in termini di fattività e operosa progettualità ai bisogni di categorie in affanno, comparti produttivi e realtà locali, oltre ogni sia pur utile contemplazione.

In questo, non è possibile limitare l’intervento a misure di stretta contingenza, meramente proiettate al superamento delle problematiche emergenziali.
L’assetto corrente si pone in linea di logica consequenzialità con lo stato delle cose ereditato da un passato più o meno prossimo ed è certo che molti elementi di novità di oggi – nella gestione delle dinamiche relazionali, sociali ed economiche – resteranno assorbite anche per il futuro. Non si può, dunque, non tener conto della potenziale permanenza degli effetti di riforme che sono di breve periodo soltanto all’apparenza. E allora tanto vale, in prospettiva, investire in pratiche virtuose e di lungo periodo, e, con uno sguardo all’esistente, tentare la definitiva correzione di storture consolidate.

Con il ‘Progetto Italia’, firmato nel corso del primo lockdown, l’1 aprile 2020, Meritocrazia avanzava la propria offerta di ristrutturazione nei settori a maggiore priorità di intervento (tra gli altri, sanità, ricerca e formazione, fiscalità, lavoro, imprese, ambiente ed energia, pubblica amministrazione), composta grazie al lavoro sinergico dei propri gruppi di studio e in costante dialogo con i coordinamenti regionali e le realtà locali.
Fedele al proprio impegno, prosegue nell’opera di costruzione e dà continuità, dettaglio e arricchimento alla prima proposta, dando annuncio del ‘nuovo Progetto Italia’, di prossima pubblicazione.

Soltanto per anticipare alcune linee di intervento, senza ambizione d’ordine espositivo, sarà nelle intenzioni:

– promuovere l’autosufficienza energetica da parte dei territori e favorire la creazione di reti fra aree mediante l’adozione della smart grid;
– implementare la digitalizzazione della p.a. e avviare l’atteso processo di sburocratizzazione delle funzioni pubblicistiche che incidono sulle attività dei cittadini e delle imprese;
– favore processi di pagamento o compensazione di tutti i debiti della p.a.;
– garantire l’accesso a internet come servizio pubblico essenziale, per il superamento di limiti all’accesso imposti da condizione economica e collocazione geografica;
– realizzazione di nuovi HUB di trasporti intermodali per le merci attraverso le connessioni in rete sul territorio locale, regionale ed interregionale, con particolare attenzione per l’“ultimo miglio” e la distribuzione delle merci nei centri urbani (mezzi elettrici – tra l’altro Amazon ha ordinato una flotta di furgoni elettrici – o comunque a basso impatto ambientale) – Piani Urbani delle Merci;
– accorpare le aziende di TPL per macroaree (es: nord-ovest, nord-est, centro, sud-isole) al fine di efficientarne la gestione e ridurre i costi generali;

– estendere il fondo perduto anche alle annualità 2021 e 2022 per tutti gli incentivi relativi al Patto per l’export;
– promuovere la creazione di reti di agenzie per la creazione di imprese innovative su tutto il territorio nazionale che operano già sul territorio nazionale, in collaborazione con gli atenei ed università;
– migliorare gli strumenti finanziari per la digitalizzazione aziendale delle imprese agricole (e-commerce, agricoltura di precisione, sensoristica agronomica e ambientale, ect.);
– in punto di fiscalità, fissare un’aliquota massima di tassazione, procedere al dettaglio della riduzione d’aliquota Irpef fino al quarto scaglione, ovvero fino a redditi entro il limite di 75.000 euro; definire agevolazioni strutturali per le aziende che investono in progetti di ricerca e sviluppo in ottica di economia circolare o in nuove tecnologie a basso impatto ambientale; rottamare tutti i ruoli formatisi e da formarsi al 31 dicembre 2018, anche se notificati successivamente o non ancora notificati, con pagamento del dovuto in 72 rate senza maggiorazione di interessi; ed estendere il credito d’imposta, anche per gli affitti, e a tutte le attività con una perdita del fatturato superiore del 33%;
– riequilibrare il mercato del lavoro, programmando una manovra intesa a colmare la sperequazione attualmente esistente tra forza lavoro attiva e inattiva, privata e pubblica, e rivisitando l’esistente contrattazione collettiva;
– favorire gli investimenti in innovativi processi di formazione anche per manager e dirigenti, per riadeguare le competenze alle esigenze imposte dalla globalizzazione;
– uniformare il processo telematico;
– riconoscere ai caregiver familiari una ‘cittadinanza sociale’ e piena tutela giuridica (compenso economico, copertura assicurativa,…);
– promuovere campagne di sensibilizzazione sul tema della tutela delle donne e del contrasto della violenza correlata, attraverso un piano informativo e comunicativo nelle scuole medie e superiori per formare i giovani e che possa definire delle buone prassi sin dall’età scolare;
– rivedere il sistema di reclutamento accademico e dei meccanismi di finanziamento degli Atenei;
– investire nell’edilizia scolastica, con riabilitazione delle strutture esistenti e realizzazione di nuove strutture ecosostenibili, valorizzando spazi da destinare a biblioteche, laboratori, centri sportivi ed informatici fruibili anche in orario non curricolare;
– introdurre una PECO-Istituzione delle piazze etiche contadine nelle cittadelle regionali in cui non sono ancora presenti, e potenziamento di quelle già esistenti sul modello della Regione Calabria;
– riqualificare il ricettivo e ristorativo italiano attraverso innovazione e formazione su digitalizzazione e sostenibilità integrata;
– costruire percorsi museali allargati ad interi territori legati tra loro per storia, cultura e tradizioni, con superamento delle difficoltà economiche e infrastrutturali delle piccole realtà;
– promuovere la riqualificazione dei centri delle città in prospettiva green, con investimenti in parchi e mobilità elettrica;
– introdurre servizi domiciliari di assistenza (anche fisioterapica e riabilitativa) a beneficio delle persone anziane;
– implementare e migliorare il Servizio Sanitario Nazionale, con la realizzazione di strutture dedicate a settori delicati come le malattie infettive;
– migliorare il sistema di accesso alla mobilità e di integrazione sociale a beneficio dei soggetti affetti da handicap (rimozione barriere architettoniche, rimozione ztl, ridefinizione della segnaletica stradale, con avvisi sonori, tastiere tattili e voci guida negli ascensori);
– introdurre una Carta individuale di vita, documento, anche digitale, di appartenenza del disabile gestito dal servizio sociale del Comune, nel quale siano presenti tutte le informazioni della persona, con particolare riferimento alla sua disabilità, alle sue competenze e alla sua situazione economica;
– adottare nuove strategie per il rilancio dell’Italia come Sistema Paese di riferimento in ambito europeo ed extraeuropeo, per riassegnare al Paese il ruolo di mediatore fondamentale nel Mediterraneo e maggiore autorevolezza nella gestione del fenomeno di immigrazione in relazione alla modifica dell’accordo di Dublino e nella gestione delle risorse europee in questa fase emergenziale;
– rafforzare i legami di cooperazione con gli Stati dell’area mediterranea e con quelli extraeuropei al fine di favorire anche il rilancio delle esportazioni alla luce dei repentini cambiamenti geopolitici in atto.



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