È allarme sociale per il fenomeno diplomifici: MI chiede serietà e determinazione sulla formazione dei giovani

È allarme sociale per il fenomeno diplomifici: MI chiede serietà e determinazione sulla formazione dei giovani

Da mesi i riflettori sono puntati sul problema dei c.dd. “diplomifici”, ossia di quelle reti di Istituti che sfornano ogni anno migliaia di titoli di studio spendibili nei concorsi pubblici lasciando però agli studenti la libertà di non frequentare le lezioni.

Si tratta di un fenomeno in progressione inarrestabile, con una presenza di iscritti per ben 166.314. E i controlli sono pressoché azzerati. Sono infatti attivi appena 83 ispettori per 20.000 scuole. Un vero e proprio business da circa 50 milioni di euro l’anno, che ha generato un «turismo diplomante» soprattutto con riguardo gli anni prossimi alle prove finali per il conseguimento di un diploma.

È allarme sociale. È incredibile e inaccettabile la scarsa considerazione del ruolo della formazione dei giovani per la loro crescita e l’acquisizione di abilità fondamentali per la realizzazione di opportunità.

Il fenomeno dei diplomifici scredita inoltre il lavoro svolto seriamente da migliaia di docenti e getta ombre e crea fraintendimenti sulla Scuola paritaria, scuola pubblica avente un proprio progetto formativo e culturale e deve pertanto poter svolgere il proprio servizio in modo trasparente, senza interferenze e ambiguità.

Anche il Governo oggi mostra di voler avviare un’indagine ispettiva e rende noto che verrà bandito un concorso per il reclutamento di 146 ispettori al fine di saturare l’attuale organico. Sotto il profilo normativo, sono annunciati alcuni correttivi finalizzati a dare più strumenti in sede ispettiva, per verificare la sussistenza dei requisiti per la parità, e l’inserimento in legge di Bilancio di risorse idonee atte a incrementare l’organico dei dirigenti tecnici. Anche il piano Semplificazioni prevede una misura ad hoc dedicata alle scuole paritarie.

Meritocrazia Italia propone di:
– affinare la qualità dell’offerta formativa da parte delle scuole in modo da garantirne a tutti la piena accessibilità;
– diffondere, tra genitori e studenti, la cultura della denuncia di eventuali irregolarità tecniche e amministrative;
– predisporre una fitta rete di controlli diramandoli su molteplici fronti: economico, attraverso una puntuale rendicontazione da parte delle scuole delle somme che le famiglie avranno loro conferito per l’istruzione dei figli; normativo, in relazione ai titoli di studio rilasciati e alla modalità di svolgimento degli esami di Stato; didattico, mediante la verifica costante dell’attività svolta in classe nonché del contenuto dei registri e dei fascicoli;
– munire una simile rete di controlli di un apparato ispettivo, articolato sia a livello centrale che locale e dotato di indipendenza di giudizio;
– dare dignità al lavoro anche tutti i docenti degli istituti paritari, spesso assunti senza contratto e non retribuiti con regolarità, atteso che viene riconosciuto loro solo un punteggio in graduatoria.

Stop war.



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