EMERGENZA COVID-19: I GIOVANI CHIEDONO UNIVOCITÀ INFORMATIVA

EMERGENZA COVID-19: I GIOVANI CHIEDONO UNIVOCITÀ INFORMATIVA

Dopo due anni vissuti nella costante allerta del contagio da Covid-19, lo scenario del 2022 resta incerto e molti dubbi accompagnano la gestione dell’emergenza ancora in corso.

Oltre ai pericoli per l’incolumità collettiva e il gravissimo disagio economico e sociale, ai cittadini si pone anche il problema del clamoroso groviglio informativo.

Si avvertono ancora le preoccupazioni procurate dalla scarsa chiarezza con la quale fu introdotta la campagna vaccinale.
Di più, mentre la politica del green pass obbligatorio stringe la morsa, introducendo un surrettizio obbligo di vaccinazione, con evidente dismissione di ogni responsabilità, e il malcontento cresce, i talk televisivi si fanno palco per le discussioni tra esperti o sedicenti tali, lucrando sul procurato allarme sociale e sul disorientamento delle masse.

L’argomento monopolizza la discussione e si ascolta tutto e il contrario di tutto.
Sono tanti gli opinion-leader che promuovono il ‘liberi tutti’ pur di evitare il blocco del Paese, ridimensionando l’importanza del monitoraggio di positivi asintomatici. Altri reputano la vaccinazione indispensabile per ridurre le ospedalizzazioni, ma senza tralasciare la puntuale mappatura dei contagi, necessaria per isolare persone potenzialmente positive.

Veri e meno autentici virologi, portatori di verità assolute, sollecitano la vaccinazione e, al tempo stesso, ne denunciano i rischi.
E il Paese è pericolosamente diviso tra orientamenti contrapposti. Tra pro-vax e no-vax. In uno scontro rabbioso e distruttivo.

È il momento storico del trionfo delle fake news.
Notizie convincenti ma fuorvianti circolano in maniera incontrollata e incontrollabile. Raggiungono chiunque, anche contro la volontà del destinatario. E hanno un impatto psicologico devastante.

Per l’equilibrio sociale, rientra nei compiti delle Istituzioni garantire trasparenza e univocità informativa, a proposito dell’andamento dei contagi, delle utilità dei vaccini, delle misure di contrasto.
Il Dipartimento Giovani di Meritocrazia Italia chiede che sia dato avvio a una seria e adeguata campagna di comunicazione, che sia  voce unica e attendibile da ascoltare.

Occorre un appiglio fermo per le insicurezze condivise.
È già tardi. Non si attenda oltre.



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