Emilia Romagna: basta tragedie annunciate. Meritocrazia Italia esprime solidarietà alle vittime e alle famiglie coinvolte

Emilia Romagna: basta tragedie annunciate. Meritocrazia Italia esprime solidarietà alle vittime e alle famiglie coinvolte

Sgomenti assistiamo ai tragici eventi che sconvolgono l’Emilia Romagna.
Un’altra tragedia annunciata. L’ennesima.
Ora sono 21 i fiumi esondati e 22 i corsi d’acqua che hanno superato il livello 3, quello di massimo allarme. Aumentano a 35 i Comuni con allagamenti tra la Romagna e il Bolognese e a 48 quelli con frane, anche importanti, tra Reggio Emilia e Rimini.

Non è il tempo delle recriminazioni, solo della solidarietà e della reazione, ma è un fatto che viviamo in un Paese ad alto rischio idrogeologico. Lo raccontano anche i dati, eloquenti, dell’ultimo rapporto sul Dissesto idrogeologico del 2021 dell’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (Ispra), un fondamentale strumento per i decisori politici, e di informazione dei cittadini, dal quale emergono numeri importanti. Non aiutano disboscamenti selvaggi e incremento delle aree urbanizzate senza adeguata pianificazione.

Da sempre Meritocrazia Italia insiste per un impegno maggiore in termini di sviluppo di sistemi di monitoraggio dei dati meteoclimatici; finanziamento di studi sulla pericolosità e sul rischio condotti dalle Autorità di Bacino distrettuali e contenuti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI); miglioramento del recepimento delle indicazioni di rischio contenute nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) da parte degli strumenti di pianificazione territoriale; arresto del consumo del suolo; un uso corretto del suolo e la restituzione di parte di esso alla natura possono fare la differenza; pavimentazioni drenanti permeabili in piazze e luoghi pubblici; opere di riconversione delle aree montane e di delocalizzazione degli insediamenti a maggior rischio; lavori di adeguamento e ristrutturazione di corsi d’acqua; lavori di manutenzione straordinaria di adeguamento della rete di bonifica; interventi di manutenzione sul reticolo idraulico a difesa dei centri abitati; lavori di stabilizzazione delle pendici collinari e montane; attività di rimboschimento e di consolidamento dei terreni
Auspica che si addivenga al più presto all’attuazione del Piano nazionale di adattamento (PNACC), la cui elaborazione è stata avviata nel 2016, che ha come finalità proprio quella di contenere la vulnerabilità dei sistemi naturali, sociali ed economici agli impatti dei cambiamenti climatici, e che attualmente è sottoposto a procedimento di VAS.

Per ora, esprime la sua vicinanza alle vittime della tragedia e forte solidarietà alle famiglie colpite.

Stop war.



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