GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA LOTTA CONTADINA – COMUNICATO 17 APRILE 2021

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA LOTTA CONTADINA – COMUNICATO 17 APRILE 2021

Occasione da non perdere per sottolineare l’importanza di un settore che rappresenta la vita
Non si vive di petrolio.
Non si vive di soldi.
Non si vive di smog.
Si vive di cibo. E l’agricoltura è vita!

Il vero detentore del progresso è il contadino. Professione centrale, determinante, attenta, sacrificale ed altruista.

Meritocrazia Italia è contadina ed è piena di cittadini che amano definirsi contadini!

Risale al 17 Aprile 1996 il massacro di Eldorado dos Carajas in Brasile. In quel triste giorno, per mano della polizia locale, 19 lavoratori rurali del Movimento brasiliano dos Trabalhadores Rurais Sem Terra furono uccisi e altri 69 furono feriti.

Ogni anno si celebra questo giorno, in tutto il mondo, a difesa dei contadini e delle contadine che hanno lottato per la loro terra e per i loro diritti. La protesta li aveva portati a bloccare la strada per spingere il governo Brasiliano a mantenere la promessa di dare loro mezzi di trasporto ed alimenti per recarsi nella capitale a negoziare con l’INCRA (Istituto Nazionale di Riforma Agraria) la sistemazione di 2000 famiglie di “senza terra” nella fazenda Macaxeira.

Un problema che, a distanza di 25 anni e di circa diecimila kilometri, risulta quanto mai attuale e vicino, in un periodo storico in cui è ancora più necessario difendere le risorse naturali minacciate dallo sfruttamento e dalle derive di modelli economici sbilanciati sul mero profitto, che hanno creato precarizzazione ed impoverimento dei piccoli produttori.

Doveroso, dunque, ricordare ogni anno le vittime della lotta per l’accessibilità alla terra, e celebrare una classe sociale portatrice di valori quali solidarietà, operosità, difesa dei territori, trasmissione di conoscenze, pratiche legate alla cura dell’ambiente, attraverso la promozione di attività virtuose ed in equilibrio con il nostro ecosistema, naturale e sociale.

Ci si batta, dunque, per un’agricoltura che non può e non deve essere sottomessa alle pressioni delle leggi mondiali che governano il commercio globale.

Nella triste realtà globale attuale, infatti, dilaga il fenomeno del land grabbing, accaparramento delle terre, ossia una grande quantità di terre considerata “inutilizzata” venduta a terzi, aziende o governi di altri Paesi senza il consenso delle comunità che vi abitano o che le utilizzano per coltivare e produrre il loro cibo. Si parla di quasi 90.000.000 di ettari di terre concesse e più di 2000 contratti, con investitori che arrivano prevalentemente da Cina, Stati Uniti, Canada e Regno Unito seguiti da Svizzera e Spagna che hanno come obiettivo paesi come Perù, Federazione Russa, Repubblica Democratica del Congo e Ucraina: la domanda dei terreni vola e gli investitori cercano dove coltivare cibo per l’esportazione, per i biodiesel o semplicemente per fare profitto, mandando via senza informare intere comunità, lasciandole inattive senza terre e senza futuro.

Il cibo di natura agricola deve poter avere sapore, di stagione senza contaminazioni chimiche.
Tra l’altro bisognerebbe renderlo accessibile a tutti ed andrebbe neutralizzato lo spreco alimentare attraverso l’equità circolare.

Meritocrazia Italia promuove il diritto alla sovranità alimentare, intesa come diritto delle comunità locali ad esercitare il pieno controllo dei processi produttivi e della gestione pubblica delle risorse naturali della propria terra, riconoscendo, inoltre, la necessità di un’agricoltura in equilibrio con l’ambiente.
Il mondo contadino ha nelle sue mani e nella sua operosità il futuro della terra e dei popoli.
Sia, dunque, questa ricorrenza un momento importante di riflessione per donare nuova dignità a un settore strategico che merita tutele e nuove opportunità.

Noi siamo fieri di definirci contadini della cittadinanza attiva (popolare).



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