Giornata mondiale della salute

Giornata mondiale della salute

Ieri Meritocrazia Italia Lazio era presente, insieme ad associazioni, cittadini, istituzioni regionali ed operatori del settore sanitario per ribadire che la salute non è in vendita e che deve rimanere pubblica.

Le associazioni Forum per il diritto alla salute e Medicina Democratica hanno lanciato un appello per aderire alla piattaforma per il miglioramento del servizio sanitario Nazionale.
I punti salienti riguardano il problema del numero chiuso nella sanità, del potenziamento dei consultori che debbono essere senza discriminazioni di genere ed aperti per le persone più fragili di questo Paese, il piano nazionale delle assunzioni di medici ed infermieri in un numero sufficiente per garantire le prestazioni sanitarie, la riduzione delle liste di attesa e la riapertura di strutture sanitarie dismesse.

L’ISTAT ha certificato l’aumento della povertà assoluta in Italia a causa dell’aumento dell’inflazione e del costo della vita.
Sempre dai dati Istat si evince che 5,7 milioni di persone, che corrisponodono a 2,2 milioni di famiglie (l’8,5% del totale), debbono decidere se curarsi, pagare l’affitto o mangiare.

I Consiglieri Regionali presenti al sit-in di ieri hanno affermato che la sanità pubblica è un bene di tutti e che si batteranno affinché in regione vengano stanziati molto più fondi.

Meritocrazia Italia è sempre al fianco dei cittadini per una sanità che sia volta al miglioramento della vita delle persone e che curi tutti, senza distinzione di alcun tipo.
Meritocrazia Italia è per una sanità pubblica che funzioni e che ponga al centro le cure gratuite per ogni cittadino di questo Paese.

Secondo l’analisi di Svimez c’è «la fuga dal Sud per ricevere assistenza in strutture sanitarie del Centro e del Nord, soprattutto per le patologie più gravi.
Nel 2022, dei 629 mila migranti sanitari (volume di ricoveri), il 44% dei casi era residente in una regione del Mezzogiorno».

Vogliamo un paese più equo e più giusto per tutti i cittadini di ogni regione.
La salute è un diritto di tutti.



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