GREEN PASS: LO STATO ASSUMA LA RESPONSABILITÀ DELL’OBBLIGATORIETÀ DEI VACCINI O INTERVENGA A FAVORE DELLE IMPRESE – COMUNICATO 13.10.21

GREEN PASS: LO STATO ASSUMA LA RESPONSABILITÀ DELL’OBBLIGATORIETÀ DEI VACCINI O INTERVENGA A FAVORE DELLE IMPRESE – COMUNICATO 13.10.21

A soltanto due giorni all’entrata in vigore dell’obbligatorietà del green pass sui luoghi di lavoro pubblici e privati, permangono le preoccupazioni e le incertezze organizzative. Aumentano le polemiche e cresce il malcontento.

Si avvertono timori diffusi di caos presso le farmacie, specie nella fascia oraria mattutina, e di insufficienza dei tamponi (pare siano circa 3,5 milioni i lavoratori non ancora vaccinati) e dubbi sulle modalità di controllo della certificazione verde, richiesta in aggiunta alla predisposizione di adeguati protocolli di sicurezza aziendali e di settore. Non meno pressanti le insoddisfazioni per i costi da sostenere per i tamponi obbligatori.

Il disagio si è tradotto in proteste pacifiche e in deprecabili reazioni scomposte e violente nelle piazze di diverse città d’Italia. Nuovi scioperi sono annunciati per il prossimo fine settimana.

Nel ribadire la necessità di mantenere adeguati livelli di prudenza, nei giorni scorsi Meritocrazia Italia ha richiesto l’estensione della durata di validità del green pass da tampone, nel verso di trovare un punto di equilibrio tra esigenze di sicurezza sanitaria e bisogno di semplificazione dell’impegno organizzativo, per la regolarità delle attività di lavoro.

Perché le scelte di regolazione non finiscano per trasferire in capo ai cittadini le responsabilità che lo Stato avrebbe dovuto assumere con l’espressa introduzione di un obbligo vaccinale, è altresì necessario:
– disporre la gratuità dei tamponi almeno per le imprese con utile inferiore a 100.000 euro e in perdita;
– prevedere sgravi fiscali per le imprese chiamate a sostenere i costi dei tamponi obbligatori;
– definire linee di coordinamento con le forze dell’ordine per lo svolgimento delle attività di controllo, da svolgersi anche a campione presso i locali delle aziende;
– escludere ogni forma di responsabilità oggettiva e, dunque, l’applicazione di sanzioni per le imprese che abbiamo mostrato diligenza nel rispetto di adeguati protocolli organizzativi interni di sicurezza.
La credibilità delle soluzioni resta essenziale per sollecitare l’indispensabile collaborazione di aziende e lavoratori e favorire un’opera sinergica di ripristino della normalità.



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