Il ‘decreto Energia’ non basta se non si lavora in concreto sullo sfruttamento dell’energia geotermica

Il ‘decreto Energia’ non basta se non si lavora in concreto sullo sfruttamento dell’energia geotermica

È stato varato, a chiusura d’anno, il decreto Energia, che ha affidato alle Regioni la possibilità di prorogare le concessioni geotermiche fino a 20 anni, a condizione che le aziende presentino un piano d’investimenti. Ciò in linea con l’obiettivo dell’Unione europea di raggiungere il 32% di energia rinnovabile entro il 2030, anche per le vie della triplicazione della potenza di energia geotermica attualmente installata.
La reazione non è stata quella attesa e sperata. Soltanto la Toscana ha chiesto a Enel Green Power di presentare un piano di investimenti entro giugno 2024.

L’energia geotermica è, si sa, quell’energia alternativa, pulita e rinnovabile che proviene da fonti geologiche di calore. Oltre che per la produzione di energia elettrica, può essere utilizzata anche per il riscaldamento e il condizionamento di edifici e per la produzione di acqua calda sanitaria. Proprio l’Italia a essere stato il primo Paese al mondo a sfruttare l’energia proveniente dal sottosuolo, fin dal 1904, con gli impianti di Larderello in Toscana, per la produzione di energia elettrica. E oggi a Larderello il calore terrestre viene utilizzato per alimentare oltre 30 centrali geotermiche, che producono circa il 2,5% dell’elettricità italiana. Le altre Regioni con una significativa produzione di energia geotermica sono la Sicilia, il Lazio e l’Emilia-Romagna.

Il nostro Paese, per la sua particolarissima geologia del sottosuolo, ha potenzialità tuttora inesplorate per uno sfruttamento su larga scala dell’energia geotermica, fonte di energia rinnovabile che non produce emissioni di gas serra, è affidabile e disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e può contribuire a ridurre la dipendenza dell’Italia dai combustibili fossili.

Meritocrazia Italia sollecita il Dipartimento Energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nell’ambito dei programmi e delle iniziative relative alle energie rinnovabili, ad avviare un tavolo di lavoro con gli operatori del settore energetico, con le aziende che si occupano di esplorazioni geotermiche e con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per studiare le opportunità di sfruttamento estensivo della geotermia nel nostro Paese.
Chiede inoltre al Ministero competente anche di
– incentivare e favorire la presentazione, da parte dei centri di ricerca e delle aziende che operano nel settore della geotermia, di progetti e proposte per utilizzare i fondi messi a disposizione dall’Unione europea con i programmi Horizon Europe e InvestEU, che prevedono finanziamenti per sostenere la ricerca e gli investimenti in energie rinnovabili;
– definire in maniera dettagliata e puntuale gli standard nazionali di tutela ambientale e sociale per i nuovi impianti;
– invitare le Regioni a porre in essere i controlli necessari a garantire che le aziende che operano nel settore geotermico rispettino tale nuova normativa.

Stop war.



<p style="color:#fff; font-weight:normal; line-height:12px; margin-bottom:10px;">Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso consulta la nostra Privacy Policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.</p> Leggi la nostra cookie policy

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi