IL FISCO SIA OCCASIONE DI CRESCITA DEL PAESE E NON DI SCONTRO – COMUNICATO 06.05.21

IL FISCO SIA OCCASIONE DI CRESCITA DEL PAESE E NON DI SCONTRO – COMUNICATO 06.05.21

In questi anni la politica ha nutrito la società civile di scontri per lo più dedicati alla lotta all’evasione. Dovremo però entrare in un’altra fase quella della costruzione anche in ambiti così delicati come il fisco.
Ebbene se dovesse permanere una imposizione fiscale importante, se dovesse continuare ad esserci la riscossione delle cartelle esattoriali con pagamenti di spese ed interessi esorbitanti l’Italia potrà pacificamente abdicare alla crescita di sistema.
E’ giunto il momento delle norme chiare nelle quali però si verifichi non solo l’inadempimento del cittadino ma anche quello dello Stato.
Ecco che Meritocrazia Italia ha inoltrato al Governo alcune proposte di riforma fiscale con la novità assoluta della costituzione della Agenzia delle USCITE proprio per garantire il cittadino e le imprese non pagate tempestivamente dalla Pubblica Amministrazione.
Per cogliere le opportunità offerte dai prossimi stanziamenti finanziari, riconquistare adeguati livelli di stabilità interna e credibilità nei rapporti internazionali, occorrono interventi decisi e una netta inversione di rotta.
Non basta ammortizzare i colpi inferti al tessuto economico e sociale dall’evento pandemico. Serve ripristinare una duratura equità sociale.
C’è tanto da fare.
E un passaggio chiave è rappresentato dalla riforma fiscale, che oggi sembra invece esclusa all’accesso alle risorse europee di prossima disponibilità. Soltanto 3 miliardi di euro destinati, su complessivi 250 miliardi impegnati nel PNRR.

Eppure è conclamato che la pressione fiscale abbia raggiunto livelli di guardia ingestibili; si aggiungono l’eccessiva complicazione delle procedure, la onerosa ed ostica burocrazia fiscale, la scarsa chiarezza delle norme fiscali e la sperequazione fra i redditi di lavoro e di impresa da una parte e passive income, redditi dei fabbricati, di capitale e diversi, dall’altra.
È questo il momento giusto per rivedere una regolazione ormai inadeguata alle nuove esigenze. Serve immediata risposta alla necessità di semplificare, digitalizzare e rendere sostenibile il sistema economico, perché soltanto così è possibile aumentarne la produttività e diminuirne il costo di impiego infrastrutturale.

Meritocrazia Italia articola il dettaglio tecnico di una proposta di riforma fiscale, massimamente ispirata a equità, razionalità e ragionevolezza, proporzionalità e chiarezza e attuativa dei principi di garanzia, capacità contributiva e affidamento, nelle intenzioni di
– riportare equilibrio fra il livello dell’imposizione e il suo costo, diretto ed indiretto, da una parte, e il corretto utilizzo delle risorse, contro pericolosi sprechi;
– ripristinare il necessario patto di fedeltà fra Cittadino e Stato e, così, di lealtà fra Contribuente e Fisco.

Al fine di dar espressione a un sistema tributario ‘giusto’ e ‘credibile’, capace di prevedere una partecipazione possibile e sopportabile e di rinforzare il rapporto di fiducia tra contribuente e fisco e per tale via garantire il rispetto delle norme, Meritocrazia promuove, tra l’altro:
– la previsione di meccanismi premiali abbinati a manifestazioni di disponibilità alla produttività e alla solidarietà da parte dei cittadini;
– la garanzia di una maggiore equità verticale e orizzontale delle imposte dirette;
– il riordino del settore delle imposte indirette;
– la creazione di nuove opportunità per stimolare gli investimenti del Next Generation Eu allo scopo di amplificarne i risultati, verso l’attuazione di nuovi modelli di welfare;
la riduzione dei costi della burocrazia fiscale e previdenziale, con semplificazione delle procedure e contenimento del numero (oggi eccessivo) degli adempimenti periodici (visti iva, divieto di compensazione dei crediti fiscali, richiesta dei rimborsi o per l’utilizzo dei crediti d’imposta, ecc.);
– la riforma della giustizia tributaria;
– il miglioramento del sistema di riscossione, anche nella direzione di favorire l’inclusione di imprese in difficoltà altrimenti destinati a restare esclusi dal mercato del consumo;
– una nuova regolazione dei ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, dando effettività anche alla tutela del creditore dello Stato.

E’ Giunto il momento della coesione sociale e ciò andrebbe garantita iniziando da un sistema impositivo adeguato all’evoluzione dei tempi ed alla crisi imperante.
Meritocrazia fa e farà la propria parte sempre e solo a favore della costruzione!



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