SUPERBONUS: LA RIPRESA ECONOMICA SIA UN IMPEGNO DEL NUOVO GOVERNO – COMUNICATO 17.02.21

SUPERBONUS: LA RIPRESA ECONOMICA SIA UN IMPEGNO DEL NUOVO GOVERNO – COMUNICATO 17.02.21

Nel particolare momento storico, a emergenza ancora in corso sul piano sanitario, economico, sociale e politico, la previsione dei c.dd. superbonus al 110%, d’aiuto a condomini e proprietari per lo svolgimento di lavori di ristrutturazione per la riqualificazione energetica d’immobili e il contenimento del pericolo sismico, è subito parsa nuova fonte d’ossigeno, un’opportunità in un quadro di drammatica difficoltà diffusa.
Almeno sulle prime, insomma, l’introduzione delle misure ha restituito ottimismo, nel verso della presta ripresa.
Nei fatti, però, l’utilizzo dello strumento è ostacolato da una normativa suscettibile di interpretazione restrittiva e da conseguenti barriere all’accesso al beneficio.
Non danno un reale contributo in termini di chiarezza le risposte fornite, anche di recente, dall’Agenzia delle Entrate.

Lascia perplessi, in particolare, l’atteggiamento assunto dall’Agenzia con recente circolare, in relazione all’interpello sulla possibilità di ottenere il beneficio per due unità immobiliari cat. C2 funzionalmente indipendenti ma appartenenti al medesimo proprietario. Il dubbio sorge per via della complessità della regola di riferimento che offre certa risposta (affermativa) ma con riguardo ai soli interventi per il risparmio energetico; per quelli sismici, invece, nulla è detto, limitandosi all’integrale richiamo della disciplina del sismabonus, che, a sua volta, ha un ambito oggettivo circoscritto (lavori su parti comuni e su parti private abitative e a destinazione produttiva, senza espresso richiamo alle parti comuni a due unità). La circolare sembrerebbe, peraltro, non tener conto di una particolare pertinente modifica della legge di Bilancio 2021.
Non è facile comprendere le intenzioni del legislatore e, più grave, resta difficile comprendere i termini oggettivi di accesso al beneficio.

Un caso, tra i tanti, indicativo del grado di opacità normativa, potenzialmente lesiva dell’effettività dei diritti riconosciuti, idonea a svilire le utilità dei provvedimenti emergenziali e causa di un disorientamento che aggrava un disagio già fortemente avvertito. Non aiuta la frammentarietà delle previsioni, che rende la ricostruzione sistematica ancora più complessa.
Purtroppo il caso non è nuovo o isolato e non si contano le difficoltà portate dalla sciatteria di un legislatore disattento e approssimativo.

La questione dell’erogazione dei benefici è all’attenzione dell’Esecutivo appena composto, che sembrerebbe valutare un abbattimento del bonus dal 110 % al 75%.

In questo clima di crescente incertezza, Meritocrazia Italia invita al recupero di un rapporto di sana collaborazione tra Amministrazione e contribuente, improntato a lealtà e chiarezza, per la miglior tutela di interessi comuni e diritti dei singoli.
Auspica, in questa direzione, maggiore accortezza e maggiore organicità nella composizione dei provvedimenti normativi, a garanzia dell’effettività dei diritti e per la concreta utilità di misure indispensabili alla ripresa economica di un Paese che invoca determinazione e certezza.



<p style="color:#fff; font-weight:normal; line-height:12px; margin-bottom:10px;">Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso consulta la nostra Privacy Policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.</p> Leggi la nostra cookie policy

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi