LE STRAGI DEL SABATO SERA – COMUNICATO 09.01.2020

LE STRAGI DEL SABATO SERA – COMUNICATO 09.01.2020

Il triste fenomeno delle ‘stragi del Sabato sera’ è da sempre considerato espressione di disagio giovanile e desiderio di trasgressione.

Le iniziative assunte nell’ultimo triennio, tra sollecitazioni da parte degli organi europei e riforme normative domestiche, sembravano averne ridimensionato la portata. E invece oggi il problema si ripropone e il numero di incidenti registrati, specie nelle c.dd. ‘ore maledette’, dalle 22.00 alle 6.00 del fine settimana, cresce incredibilmente. Ogni lunedì ci si ritrova a fare il conto delle vittime e a riflettere sui come e sui perché.

Oggi il pensiero è rivolto alle ragazze travolte dal terribile incidente di Senigallia. Pochi giorni fa alla tragedia di Bolzano. Prima ancora a quella di Corso Francia a Roma.

Le ragioni sono sempre le stesse.

L’abuso di alcolici riduce i freni inibitori. Entusiasmo di gruppo, voglia di strafare, eccitazione procurata dall’alta velocità e spirito di emulazione fanno il resto.

Un curioso studio di qualche tempo fa, sul comportamento dei giovani alla guida, ha rivelato dati che lasciano riflettere. Telecamere nascoste nelle auto di un campione di ragazzi considerati ‘di buona famiglia’ e ‘di sani valori’ mostravano una sorprendente trasformazione dell’indole comportamentale durante le uscite serali. La normale prudenza usata durante la settimana, alla presenza dei genitori, lasciava il posto a una guida spericolata e inconsapevole, al di sopra delle capacità di ciascuno. Non si trattava di semplice imprudenza o imperizia, ma di vera e propria alterazione dei limiti percettivi.

Non è facile pensare ai rimedi.

Una copertura davvero efficace dell’intera rete stradale da parte degli organi di Polizia è impensabile, per quanto auspicabile almeno nei luoghi e nelle ore più a rischio. Anche il sistema di controllo con l’etilometro è spesso inefficiente, per mancanza di adeguata manutenzione e taratura. Non aiuta la carenza di organico di Carabinieri e forze di Polizia locale.

Un ruolo fondamentale dovrebbe essere affidato all’educazione stradale. Sarebbe opportuno che istituzioni (anche) scolastiche e mass media, con campagne di sensibilizzazione e valorizzando le ore da dedicare all’Educazione civica, contribuissero maggiormente ad accrescere la consapevolezza dei giovani sulle conseguenze di condotte imprudenti.

Meritocrazia Italia è vicina alle famiglie delle vittime della strada e si impegna a dare il proprio contributo alla promozione della cultura del vivere civile e del rispetto delle regole della strada.



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