L’EUROPA DEVE AVERE UNA SERIA IDENTITÀ – COMUNICATO 08.10.21

L’EUROPA DEVE AVERE UNA SERIA IDENTITÀ – COMUNICATO 08.10.21

Le discussioni di questi giorni sulla posizione assunta dalla Corte costituzionale polacca in ordine alla prevalenza delle norme della Costituzione nazionale su quelle di derivazioni europea riaprono la riflessione sulla correttezza dell’attuale politica economica europea.
Lo scenario, infatti, non è molto diverso da quello delineatosi in altre occasioni, non ultima quella della gestione dei flussi migratori.
Ancora una volta, l’erogazione delle risorse connesse al Recovery Fund, fondamentali per la ripresa di Paesi segnati da un’emergenza senza precedenti di recente memoria, è usata come arma di ricatto per l’affermazione del primato delle determinazioni dell’Unione.

Eppure nel Trattato non si rinviene traccia della primazia assoluta del diritto europeo.
Nei Trattati europei si parla di armonizzazione e non di uniformità, di «unità nella diversità», a espressione di un’esigenza di flessibilità incompatibile con ogni posizione rigida e intransigente di livellamento delle regolazioni interne.
Lo stesso art. 6, comma 3, del Trattato UE considera le norme della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali quali principi generali dell’Unione, ma, è da intendersi, soltanto se conformi alle tradizioni costituzionali degli Stati membri.

Perché le Costituzioni non sono soltanto ‘carte di diritti’, ma rappresentano l’essenza dell’identità nazionale, del patrimonio culturale e della tradizione dei Popoli.

Da sempre Meritocrazia Italia riporta l’attenzione sulla necessità di tornare a un’Europa unita nell’impianto valoriale ma rispettosa delle identità nazionali, e di abbandonare politiche ispirate a logiche di potere divisive e contrarie al principio di equità sociale.
Auspica che il necessario processo di integrazione non sia fatto soltanto di rinunce da parte degli Stati in posizione di debolezza, ma sia piuttosto rivolto a ragioni di solidarietà e inclusione, per la miglior conservazione degli equilibri internazionali.

Per questo oggi Meritocrazia invoca una leale collaborazione tra Corti costituzionali, interessate a garantire la soddisfazione delle esigenze fondamentali del proprio sistema nazionale, e Corte di Giustizia, che deve poter contare sulle indicazioni di interlocutori essenziali per la ricostruzione di principi generali, se non comuni almeno condivisi.

Per un’Europa unica negli intenti e riguardosa delle diversità.



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