L’ITALIA MERITA UN GOVERNO STABILE COSTRUITO SU UN PROGETTO SERIO – COMUNICATO 26.01.21

L’ITALIA MERITA UN GOVERNO STABILE COSTRUITO SU UN PROGETTO SERIO – COMUNICATO 26.01.21

La crisi di Governo non è un bel momento a prescindere dalle fasi storiche che si attraversano.
In questo atto è in gioco la dignità di un Paese, la relazione tra Stati e soprattutto la credibilità ed autorevolezza di chi guida le consultazioni in ambito Europeo. E’ complicato, quindi, giudicare un momento del genere. Lo è ancor di più responsabilizzare qualcuno. Sta di fatto però che è una fase che va risolta con una forte convinzione non mutevole.
Il Popolo merita un Governo che sappia rappresentare appieno gli interessi interni ed esterni alla nostra Nazione.

E come sempre accade iniziano le fasi di speculazioni economiche che, in spregio a qualsiasi interesse dei cittadini, cercano di “economizzare” qualsiasi paventata instabilità di un Paese. Infatti, già dallo scorso venerdì si è registrata una preoccupante impennata dello spread, con pesanti perdite della Borsa di Milano, mentre l’agenzia di rating Moody’s ha anticipato il possibile “downgrade” sovrano dell’Italia in caso di stallo politico continuato, con conseguente qualificazione del debito pubblico a livello “junk” (spazzatura) e il rischio di incapacità di rifinanziarsi sul mercato.

L’inquietudine diffusa non è infondata.
Nell’alternativa tra un Governo non retto da maggioranza assoluta ed elezioni anticipate – con le connesse tempistiche attuative, aggravate dalla ‘spada di Damocle’ di una legge elettorale inadeguata a garantire stabilità e governabilità –, il rischio resta quello di non essere all’altezza delle necessità di un Paese stremato e dei bisogni di lavoratori, imprese e categorie in debolezza.

La gestione della fase pandemica tutt’ora in corso e ben lontana dal registrare un assestamento rassicurante, la necessità di assicurare un utilizzo efficace e tempestivo dei finanziamenti del Recovery Fund e dei fondi del Next Generation UE, il bisogno di far ripartire l’assetto economico, sociale e produttivo del Paese mediante un credibile Piano Nazionale di Resilienza e Riforma nei tempi e nei modi stabiliti dal nuovo Regolamento RRF dell’Unione Europea, in uno finanche al Tricolore da salvare nella partecipazione ai Giochi olimpici di Tokyo, impongono una seria presa di coscienza da parte di tutti i protagonisti della scena politica.
C’è un Paese da tutelare ed anche la vita di milioni di cittadini da salvaguardare.
Il Presidente Mattarella nella fase di consultazione dovrebbe prima di tutto stabilire un calendario delle priorità, che coinvolga:

– l’attuazione e incentivazione del piano vaccinale,

– l’emanazione di un nuovo decreto Ristori da 32 miliardi di euro (non più e non solo per compensare le imprese per le perdite subite dalle chiusure, ma per finanziare la riapertura delle attività e la ripresa dell’economia),

– la definizione del PNRR nel rispetto delle regole europee, con la previsione delle riforme strutturali che il Paese da tempo deve realizzare (p.a., giustizia, lavoro, infrastrutture, fiscalità),

– l’adozione di una nuova legge elettorale che garantisca la governabilità del Paese.

Dobbiamo cambiare rotta. Anche l’Italia merita di avere un Governo stabile, che possa durare l’intera legislatura per essere valutato poi alla fine del percorso. L’eterna instabilità non premierà né i vinti e né i vincitori politici, ma certamente colpirà il quadro sociale che negli anni si è fortemente indebolito, così come è stata demolita la capacità di impresa e il diritto al lavoro.
Chi oggi deciderà le sorti del nostro Paese avrà un compito delicato, forse ancor più evidente, perché potrebbe condizionare i prossimi mesi e la vita delle future generazioni della nostra meravigliosa Italia.



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