Meritocrazia Italia: bonus di 500 euro e nuovi modelli di formazione per le forze dell’ordine

Meritocrazia Italia: bonus di 500 euro e nuovi modelli di formazione per le forze dell’ordine

È allarme sociale per la crescita esponenziale di violenze, criminalità e stupri.
La fotografia dell’indice di criminalità nelle province italiane presenta dati in aumento costante; una immagine esplicita e sconfortante rispetto alla quale non è più possibile restare a guardare.

Sul piano della gestione della sicurezza, è evidente l’inadeguatezza delle risorse dedicate alle forze dell’ordine a livello statale, provinciale e comunale.
Il corpo delle forze dell’ordine è composto da persone quotidianamente esposte ai noti rischi della propria funzione, ma non ragionevolmente tutelate, chiamate a dover affrontare problematiche diverse e a diverso livello di rischio impone di scegliere come e dove puntare le proprie energie e professionalità.
Manca personale, mancano autovetture di servizio e rifornimenti, gli orari di lavoro sono spesso gravosi, con straordinari ed indennità esigui e con stipendi assolutamente non proporzionati e inadeguati. Al lavoro sulla strada si aggiunge un impegnativo lavoro d’ufficio.

La civiltà ed il buon governo di un Paese si misurano anche dal grado di sicurezza garantito.

Meritocrazia Italia ha già avuto modo di portare il problema all’attenzione delle Istituzioni.
Oggi chiede nuovamente che si pensi a una ristrutturazione del sistema per la sicurezza, con nuovi investimenti per sanare le carenze, migliore allocazione delle risorse e partendo da un adeguamento stipendiale, con un bonus di almeno 500 euro mensili. Il segno del riconoscimento di un lavoro essenziale e insostituibile.

Per altro verso, occorre anche una più profonda riflessione sulla formazione dell’organico di ufficio e su strada.
Il panorama della criminalità è notevolmente cambiato insieme a una società in continua evoluzione, nel bene e nel male. Le forze dell’ordine si trovano a fronteggiare situazioni di criminalità e violenza alle quali non sono adeguatamente preparate dal punto di vista attitudinale fisico e mentale. La preparazione fisica già richiesta per le nuove generazioni sarebbe da arricchire non solo di nozioni giuridiche fondamentali ma anche di mezzi psicologico-attitudinali che consentano migliori conoscenza e competenza, per arrivare preparati e allenati di fronte a qualsivoglia situazione di rischio o di intervento e in modo da poter gestire al meglio anche qualsiasi fuori contesto inaspettato.

Stop war.



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