Meritocrazia Italia invita al voto tutti i cittadini. Non si rinunci alla responsabilità partecipativa

Meritocrazia Italia invita al voto tutti i cittadini. Non si rinunci alla responsabilità partecipativa

Negli scorsi mesi Meritocrazia Italia ha scelto di non dare indicazioni di voto, di non intervenire in campagna elettorale a favore di nessuna forza politica, e di proseguire nel percorso di costruzione già avviato, confrontandosi nel merito delle problematiche di interesse collettivo e proponendosi quale seria alternativa ad ogni attuale espressione in campo.

I cittadini sentono il bisogno di avere fiducia in qualcuno che lotti per la democrazia, senza odio o contrapposizione.
Eppure abbiamo assistito a una campagna elettorale, improvvisa, accelerata, rumorosa, che ha rivelato la precarietà degli obiettivi e un pericoloso scollamento dalla realtà, distraendo l’attenzione sul futile e dimenticando l’essenziale.
Una lotta contro l’avversario, proprio quando si avverte forte la necessità di azioni a favore del benessere condiviso.
E invece la politica dovrebbe conquistare il consenso sulle tematiche reali e non sulla demolizione dei pensieri contrapposti.

La sensazione diffusa è che il Popolo oggi sia chiamato a una finta partecipazione, senza poter effettivamente scegliere, in un ruolo subalterno e non determinante delle sorti dei singoli e della Comunità. Poche persone hanno deciso per tutti, decidendo chi candidare e dove farlo, oltre ogni considerazione sui principi di territorialità, rappresentatività, rappresentanza e consenso di base.

La politica del solo consenso ha fallito. Ma non sia per nostra responsabilità.

Per questo Meritocrazia Italia invita tutti i cittadini a conservare senso civico e a recarsi alle urne. Votare è un diritto, ma è anzitutto un dovere.
Da domani, sarà necessario impegnarsi di più per dare un contributo alla costruzione di un tessuto sociale capace di indirizzare le scelte politiche e creare migliori opzioni elettorali per il futuro.

Nelle parole del Presidente nazionale Walter Mauriello si coglie la sollecitazione a puntare sempre sulle idee: «È una giornata importante, che chiama tutti alla partecipazione. Avremmo preferito una campagna elettorale diversa, non orientata all’odio e su temi non culturalmente non percepibili. Serviva avviare un’onda diversa, con proposte serie e realmente calibrate sui bisogni dei cittadini, perché a vincere deve sempre essere la Politica, nella sua più alta funzione sociale, non il leader di turno. Oggi però dobbiamo votare tutti, con lo spirito giusto. Non scegliendo il meno peggio, ma con prospettiva, con attenzione per le idee e i programmi».

Stop war.



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