MERITOCRAZIA PROPONE EMENDAMENTO SUL RINCARO ENERGIA A SOSTEGNO DELLE IMPRESE ENERGIVORE – COMUNICATO 19.02.22

MERITOCRAZIA PROPONE EMENDAMENTO SUL RINCARO ENERGIA A SOSTEGNO DELLE IMPRESE ENERGIVORE – COMUNICATO 19.02.22

L’emergenza rincari energetici non lascia scampo e le imprese, specialmente quelle consumano ingenti quantitativi di energia per consentire la produzione, si trovano in una situazione critica.

Lo spettro, già tramutatosi in certezza per molte attività del nord Italia, della possibile sospensione o finanche interruzione delle attività per l’insostenibilità dei costi di approvvigionamento energetico, è dietro l’angolo ed a farne le spese saranno migliaia di attività produttive che rappresentano il cuore produttivo del Paese, a partire dal comparto fonderie ed industrie altamente energivore.

Serve un intervento serio e deciso da parte del Governo.

Meritocrazia Italia ha già fortemente sollecitato l’adozione di una politica industriale nuova e la predisposizione di una manovra green per le imprese italiane, da attuare in uno con le scelte strategiche d’approvvigionamento energetico di breve termine e di programmazione, assunte con capacità di indipendenza.

Ferma la necessità di interventi di lungo periodo, in grado di riportate stabilità, resta fondamentale intervenire anche con misure di strettissima emergenza.
Vi sono comparti che più di altri vivono gli affanni del momento. Tra questi, letteralmente al collasso è, ad esempio, il comparto delle fonderie, essenziale anche perché, con la propria attività, rende possibile quella di tantissimi altri. Il blocco delle fonderie porterebbe, oltre a una irrimediabile lacerazione del settore, anche al blocco di tantissime altre imprese.

Ora si annuncia un nuovo intervento di ampia portata, di circa 7,5 miliardi, con proroga delle misure di contenimento dei rincari già adottate per il primo trimestre e interventi strutturali per lo stoccaggio e l’aumento della produzione di gas nazionale.

A tal fine Meritocrazia Italia interviene con una proposta di emendamento dell’art. 14 del decreto Sostegni ter dello scorso 22 gennaio, invocando l’innalzamento del contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta, a beneficio delle «imprese a forte consumo di energia elettrica», portandolo dal 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2022 alla soglia del 50% e senza limitazione dell’utilizzo ad esclusivi fini compensativi del credito di imposta.

Si ha la consapevolezza dello sforzo economico richiesto, ma è altresì evidente come il rischio di paralisi del sistema sia di gran lunga più temibile, con effetti potenzialmente devastati sulla tenuta stessa del Paese.



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