MI: non si sottovalutino le implicazioni etiche e sociali del transumanesimo

MI: non si sottovalutino le implicazioni etiche e sociali del transumanesimo

Il transumanesimo è un movimento filosofico e scientifico che mira a migliorare le capacità umane con la tecnologia. Dall’ingegneria genetica all’intelligenza artificiale, fino alla nanotecnologia, i transumanisti credono che l’umanità possa superare i propri limiti biologici, potenzialmente raggiungendo l’immortalità digitale.

Ma l’idea di trascendere i limiti umani non è nuova; dalla mitologia greca, con Icaro e Prometeo, fino ai racconti di Frankenstein e dell’apprendista stregone, la letteratura ci ha da sempre messo in guardia sui pericoli provocati dall’arroganza umana.
Il transumanesimo trova le sue radici filosofiche nel Rinascimento e nell’Illuminismo, ma è il XX secolo che vede sviluppare tale concetto in maniera sistematica dal biochimico J. B. S. Haldane e dal biologo Julian Huxley, a cui si deve il termine “transumanesimo” che coniò nel 1927.

Oggi, però, il transumanesimo non è più solo teoria, è una realtà in continua evoluzione portata avanti dallo sviluppo in atto di tecnologie a dir poco rivoluzionarie:
– ingegneria genetica: terapie per modificare il DNA e prevenire malattie ereditarie;
– intelligenza artificiale: algoritmi avanzati per aumentare le capacità cognitive umane;
– nanotecnologia: dispositivi su scala nanometrica in grado di riparare tessuti e curare malattie;
– interfacce neurali: come i chip cerebrali sviluppati da Neuralink di Elon Musk, che promettono di connettere il cervello umano ai computer;
– mind uploading: la possibilità di trasferire la coscienza umana su una piattaforma digitale, ipotizzando un futuro in cui l’identità di un individuo possa esistere al di fuori del corpo biologico.

Molte di queste tecnologie sono addirittura già in fase di sperimentazione. Per tutte valga l’esempio dell’azienda Synchron che nel 2022 ha impiantato un chip cerebrale in un paziente affetto da SLA, permettendogli di controllare dispositivi digitali direttamente con il pensiero.

L’idea è che queste innovazioni possano migliorare la qualità della vita, eliminare malattie e prolungare la durata dell’esistenza umana. Aziende come Calico Labs di Larry Page e Altos Labs di Jeff Bezos investono miliardi di dollari nella ricerca per rallentare o invertire l’invecchiamento.

Meritocrazia Italia chiede che non ne vengano sottovalutate le implicazioni etiche e sociali e invita la politica ad affrontare il problema per tempo prima che ci si ritrovi ad essere costretti ad inseguirlo.
Il politologo Francis Fukuyama, infatti, ha definito il transumanesimo “l’idea più pericolosa del mondo”, avvertendo che potrebbe aumentare le disuguaglianze sociali e alterare la natura umana in modi imprevedibili. Alcuni temono un futuro nel quale solo i più ricchi potranno permettersi il potenziamento tecnologico, creando una società divisa tra “umani potenziati” e “normali”. Inoltre, l’idea di una fusione tra intelligenza artificiale e coscienza umana solleva interrogativi filosofici e morali. Ray Kurzweil, nel suo libro The Singularity Is Near, prevede che entro il 2045 l’intelligenza umana si fonderà con le macchine, superando ogni limite biologico. Ma tutto ciò avrà un prezzo.

Da un lato, la tecnologia offre opportunità senza precedenti per migliorare la condizione umana; dall’altro, molti pensatori illustri credono che i rischi etici e sociali che comportano impongano, da subito, una riflessione attenta. Il futuro del transumanesimo, in un’epoca in cui la tecnologia evolve a ritmi esponenziali, dipenderà dalla nostra capacità di bilanciare innovazione e responsabilità; la vera sfida non sarà solo quella di sviluppare nuove capacità, ma di farlo in modo etico e sostenibile, garantendo che i benefici del progresso siano accessibili a tutti e non diventino strumenti di ulteriore divisione sociale.



<p style="color:#fff; font-weight:normal; line-height:12px; margin-bottom:10px;">Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso consulta la nostra Privacy Policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.</p> Leggi la nostra cookie policy

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi