Molte delle proposte di politica agricola avanzate da Meritocrazia Italia sono attuate nel piano del Ministro Lollobrigida

Molte delle proposte di politica agricola avanzate da Meritocrazia Italia sono attuate nel piano del Ministro Lollobrigida

All’esito del Congresso nazionale dello scorso anno, Meritocrazia Italia lanciava una sfida chiara: fare dell’agricoltura il cuore pulsante di una nuova visione di Paese. Molto di quanto proposto è diventato decisione di Governo.

La proposta di rafforzare le filiere agricole fondamentali per l’Italia – frumento, carne bovina, olio – è diventata realtà con il piano “ColtivaItalia”, che stanzia 1 miliardo di euro tra il 2026 e il 2028. Un intervento che punta a ridare forza alle produzioni simbolo del nostro Paese, garantendo stabilità ai mercati e sicurezza alimentare.
Accolta anche la richiesta di rafforzare gli strumenti per l’innovazione agricola: il Fondo Innovazione in Agricoltura è stato potenziato con nuove risorse, arrivando a sostenere oltre duemila imprese. Si tratta di contributi per l’acquisto di macchinari moderni, tecnologie digitali, droni e sistemi di agricoltura di precisione: strumenti che rendono l’agricoltura più sostenibile ed efficiente.

Meritocrazia Italia aveva chiesto, poi, attenzione per le crisi impreviste, come fitopatie e malattie degli animali. È stato attivato un pacchetto di contributi aggiuntivi contro la Peste Suina Africana, che ha colpito duramente il comparto suinicolo, e aggiornato il Piano di Gestione dei Rischi Agricoli 2025, per garantire strumenti assicurativi e di sostegno alle imprese colpite da calamità naturali o crolli di mercato. Fondamentale anche l’attivazione del Fondo Sovranità Alimentare, che riconosce il valore strategico della produzione nazionale e interviene per stabilizzare prezzi e garantire approvvigionamenti.

Un punto centrale delle proposte 2024 era il ricambio generazionale.
Oggi è in campo un pacchetto da 150 milioni di euro, con incentivi e sostegni dedicati a chi sceglie di avviare un’impresa agricola. Inoltre, l’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo alimentare) ha messo a disposizione 8mila ettari di terreni pubblici per i giovani agricoltori, favorendo l’accesso alla terra e creando nuove opportunità concrete.

I primi risultati si vedono anche nei dati:
– +12,5% di reddito agricolo nel 2024, segnale di un comparto in ripresa;
– 42,4 miliardi di euro di valore aggiunto, che portano l’agricoltura italiana al secondo posto in Europa;
– 70 miliardi di export agroalimentare, che superano Francia e Germania, confermando il “Made in Italy” come marchio vincente nel mondo.

In conclusione, molte delle proposte di Meritocrazia Italia del 2024 hanno trovato spazio nell’agenda di Governo e si stanno traducendo in misure concrete: dal sostegno alle filiere strategiche all’innovazione tecnologica, dalla gestione delle emergenze al ricambio generazionale. È la prova che, quando le idee sono serie, coraggiose e radicate nei bisogni reali, possono trasformarsi in risultati.
Meritocrazia Italia continuerà a fare la sua parte, con spirito costruttivo e visione di lungo periodo. L’agricoltura non è solo lavoro e produzione: è identità, sicurezza, futuro.

Stop war.



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