Nuovo d.l. Energia: MI continua a chiedere misure strutturali e di semplificazione

Nuovo d.l. Energia: MI continua a chiedere misure strutturali e di semplificazione

Approvato il decreto Energia, che introduce misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale.

Nonostante le dichiarate difficoltà nel reperimento di adeguate coperture, sono confermati gli sconti sulle bollette e l’introduzione dei carburanti nella social card.

Per contenere gli aumenti anche per il quarto trimestre del 2023, l’Arera provvede a mantenere azzerate le aliquote delle componenti tariffarie relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas. Viene prevista anche la proroga dell’Iva agevolata del 5% sulle bollette del gas per usi civili e industriali. Iva agevolata anche per le “forniture di servizi di teleriscaldamento nonché alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto di servizio energia”.
Vengono confermati anche i bonus sociali per l’energia elettrica. Ai clienti domestici titolari di bonus sociale elettrico è riconosciuto, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023, un contributo straordinario, crescente con il numero di componenti del nucleo famigliare secondo le tipologie già previste per il medesimo bonus sociale”. Per questa finalità vengono autorizzati come spesa massima 300 milioni di euro per l’anno 2023.

Anche a seguito dell’incremento del costo del carburante, la social card riceverà un aumento di 100 milioni di euro e, al riferimento ai «beni alimentari di prima necessità», sono aggiunte le parole «e di carburanti».

Meritocrazia Italia non può che sostenere e apprezzare l’iniziativa volta a rafforzare il potere d’acquisto dei nuclei familiari meno abbienti, ma si attendeva, e continua a chiedere, un intervento più deciso sulle tanto auspicate misure strutturali e di semplificazione in materia energetica come:
– le semplificazioni per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili,
– la definizione di un modello unico per impianti tra 50 kW e 200 kW,
– la semplificazione per impianti rinnovabili in aree idonee e
– una regolamentazione adeguata dello sviluppo del fotovoltaico in area agricola.

Al posto di una sanatoria sulle sanzioni per coloro che regolarizzeranno le violazioni relative a ricevute fiscali, scontrini o fatture, si invoca un taglio minimo delle accise.

Stop war.



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