NUOVO DPCM. NON APRITE LE SCUOLE SENZA UN PIANO DEI TRASPORTI – COMUNICATO 10.01.21

NUOVO DPCM. NON APRITE LE SCUOLE SENZA UN PIANO DEI TRASPORTI – COMUNICATO 10.01.21

Il rapido aumento dei casi di infezione da Covid-19 preoccupa il Governo che intende evitare una terza ondata ancora più forte delle precedenti e su pressione del Comitato Tecnico scientifico si prepara ad emanare un nuovo decreto del Presidente del Consiglio intervenendo sul sistema di monitoraggio.
Il primo obiettivo dichiarato è quello di abbassare il livello di RT da 1,25 a 1 per portare una Regione da gialla ad arancione e, dall’altro, di intervenire sull’incidenza, cioè sul numero di casi settimanali ogni 100mila abitanti, facendo scattare la zona rossa se superiore a 250mila.
Verrebbe infine istituita la nuova zona bianca cui accedono le Regioni con i parametri di epidemia sotto controllo e con un indice di contagio non superiore a 0,5 e con un incidenza di casi positivi inferiori a 50 a settimana, con conseguente eliminazione delle restrizioni sino ad oggi imposte, fatta eccezione per l’obbligo del distanziamento e delle mascherine, con annullamento del coprifuoco dalle 5 alle 22 e riapertura di tutte le attività a cominciare naturalmente dalle scuole. Consapevole della delicatezza del momento, Meritocrazia Italia torna a invocare ragionevolezza nell’elaborazione delle misure di contrasto, e insiste nelle proposte fino a oggi avanzate, ritenendo prioritaria la riapertura delle attività lavorative con orari e modalità compatibili con il bisogno di contenere il rischio di contagio.
In particolare, Meritocrazia Italia, considerato che la riapertura delle scuole potrebbe contribuire all’aumento dei contagi, ma tenuto conto anche della necessità di recuperare il valore formativo del contatto umano, favorire un ripristino delle attività didattiche in presenza, con rientro graduale e scaglionato, sottoponendo alunni e personale a test rapidi, e predisponendo tutte le misure di sicurezza (come da dettaglio tecnico del comunicato del 31 dicembre 2020), con diversificazione territoriale secondo il livello di contagio, propone di:
– procedere all’utilizzo del sistema della didattica al 50% con alternanza di aule in presenza ed altre in dad in modo da ridurre gli alunni che prendono i mezzi di trasporto; alla differenziazione degli orari di accesso e uscita dalla scuola rispetto alle fasce orarie di punta per prevenire assembramenti ed il ricorso ai mezzi pubblici nella medesima fascia oraria; alla riconversione degli spazi destinati alla didattica (anche utilizzando le numerose caserme totalmente o parzialmente inutilizzate) e alla riorganizzazione degli orari di frequenza; a un adeguamento della dotazione sanitaria di protezione personale (i.e., termoscanner, mascherine di ricambio, etc.) a beneficio di tutti gli istituti scolastici; ad assegnare posti fissi agli studenti all’interno dei mezzi destinati al loro trasporto, calibrando un numero di posti, predeterminato per gli altri utenti, insistendo sulla differenziazione territoriale con responsabilità delle decisioni affidate ad una task force tra scuola e sanità che fa capo al Prefetto e non ai sindaci locali, troppo influenzati dagli umori dei cittadini;
– garantire la continuità delle attività sportive, didattiche e fisioterapetiche (specie) nei casi di disabilità cognitiva, per non perdere il contatto con la realtà, favorire il recupero e prevenire crisi comportamentali;
– garantire prestazioni mediche (compresi i tamponi) e riabilitative domiciliari e di assistenza ospedaliera senza sospensione delle consolidate azioni di prevenzione, della distribuzione dei presidi indispensabili, degli interventi chirurgici, delle visite e dei ricoveri e dei servizi vaccinali;
– implementare il sistema di trasporto pubblico anche coinvolgendo le aziende di trasporto privato, per favorire il contact tracing e profittare delle utilità registrate in termini di miglioramento della qualità dell’aria; auspicabile sarebbe una maggiore sinergia tra autolinee comunali e provinciali, per garantire il maggior numero possibile di corse giornaliere con orari scaglionati e per incrementare il parco autobus;
– consentire la riapertura in sicurezza di biblioteche, musei, cinema, teatri e la ripresa di concerti ed eventi culturali, investire nella tempestiva digitalizzazione dei contenuti culturali, sia per enti pubblici sia privati tramite il Fondo cultura del Ministero competente e puntare sul turismo di prossimità, il turismo dei borghi ed il turismo enogastronomico.
– velocizzare e intensificare il piano di somministrazione delle vaccinazioni al corpo insegnanti, se del caso ricorrendo al supporto della Protezione Civile.
– implementare l’assistenza domiciliare integrata ADI al fine di garantire una migliore assistenza ai pazienti fragili ed evitare ospedalizzazioni inopportune, soprattutto in costanza di pandemia.



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