
Ormai alle porte il settimo Congresso nazionale di Meritocrazia Italia: pronti alla “sfida differente” di riportare il merito al Governo
Il settimo Congresso nazionale di Meritocrazia Italia è ormai alle porte. L’evento, che ha già riscosso moltissime manifestazioni di interesse, si terrà nei giorni 23, 24 e 25 del prossimo mese di ottobre, presso il Teatro Rossini di Roma.
Cresce la curiosità per il parterre dei relatori, che si preannuncia ricco ed estremamente eterogeneo.
Nel desiderio di mettere a confronto sensibilità e competenze anche molto diverse su temi cruciali per il futuro prossimo del nostro Paese, sono stati coinvolti esponenti di tutti i principali partiti politici, rappresentanze delle istituzioni e sindacali, eminenze accademiche e altri professionisti, intellettuali e cittadini comuni. Come al solito, il dibattito sarà guidato dalla moderazione esperta di giornalisti televisivi da sempre impegnati nella cronaca politica e d’attualità.
La convinta e immediata adesione da parte di tutti gli invitati e il quasi totale esaurimento dei posti a disposizione a più di un mese dall’incontro testimoniano la necessità da tutti avvertita di dialogo e la voglia di trovare soluzioni condivise a problemi comuni, che affliggono la società in tutte le sue componenti e che, senza immediato rimedio, porteranno alla lacerazione definitiva del tessuto economico e sociale.
Un modo di fare politica eversivo in un tempo di divisioni e conflitti, ma che evidentemente convince e piace.
Il desiderio di invertire la rotta rispetto alla fascinazione dei vuoti proclami è avvertito da tutti. Meritocrazia vuol dare una risposta fattiva, assumendo la responsabilità della cittadinanza attiva e si dichiara pronta a vincere una “sfida differente”, quella di riportare il merito al Governo.
Si discuterà di modelli di risoluzione dei conflitti bellici, di geopolitica e di strategie di ecologia globale, senza distogliere l’attenzione dai problemi propri di casa nostra, dagli affanni delle famiglie italiane alle devianze giovanili e ai pericoli del virtuale.
«È il nostro modo di vivere la democrazia. Mettendo da parte lagnanze e recriminazioni, e tornando a dare un’opportunità al dialogo e al libero confronto, pratiche purtroppo in disuso e fuori moda da troppo. Il prossimo Congresso nazionale» anticipa il Presidente nazionale Walter Mauriello «servirà a dimostrare che non siamo impotenti, che c’è ancora una possibilità di salvezza, che con l’impegno comune, sereno e ripulito dal livore della competizione elettorale, la forza delle idee può spiegare tutto il proprio vigore. Forti del sostegno di oltre 16.000 associati e convinti dell’importanza del contributo che possono dare comuni cittadini pieni di volontà, aspettiamo con ansia il prossimo mese di ottobre. Certi che sarà un successo, perché l’onestà e il sacrificio non possono che portare a buoni risultati».
Stop war.