
Patente di guida digitale: l’Europa garantisca l’affidabilità dello strumento
Entro il 2030 la patente di guida digitale diventerà una realtà per tutti i cittadini europei.
L’Unione europea annuncia una nuova era per la digitalizzazione dei documenti personali con l’accordo raggiunto tra Consiglio e Parlamento il 25 marzo.
L’introduzione della patente digitale nel portafoglio digitale europeo, come già avviene per la carta d’identità digitale, garantisce un accesso più facile al documento tramite appunto il dispositivo mobile.
Offre altresì maggiore praticità e sostenibilità, eliminando la necessità di supporti fisici e riducendo l’impatto ambientale.
Facilita inoltre l’aggiornamento di dati e informazioni che potrà avvenire in tempo reale.
La patente digitale però, pur limitata al contesto della guida, eredita alcune sfide già affrontate dalla carta d’identità digitale. Entrambe le soluzioni condividono elevati standard di protezione dei dati personali, in linea con il GDPR, ma presentano rischi specifici.
Infatti, la patente digitale, pur avendo un ambito più circoscritto, richiede una gestione rigorosa della sicurezza informatica per evitare accessi non autorizzati o malfunzionamenti, particolarmente durante i controlli stradali.
La nuova normativa, oltre a non considerare coloro che hanno scarsa dimestichezza con la tecnologia, non prevede inoltre misure idonee a promuovere e garantire l’accessibilità al nuovo strumento digitale a coloro che sono affetti da disabilità.
Meritocrazia Italia chiede che l’Europa si impegni a garantire l’affidabilità di questi strumenti digitali, consolidando i sistemi di protezione e sensibilizzando i cittadini sull’importanza della sicurezza online. Occorre dunque da un lato optare, come già previsto in alcuni casi, per una soluzione intermedia, quanto meno nella prima fase di attuazione, che consenta l’utilizzo del cartaceo accanto al digitale, e dall’altro prevedere idonee misure di sicurezza che assicurino la protezione dei dati personali e sensibili, garantendo anche l’interoperabilità con le altre piattaforme digitali, perché la patente digitale non solo rappresenta un’innovazione, ma si colloca in continuità con un percorso già tracciato dalla digitalizzazione di altri documenti, aprendosi a un futuro sempre più connesso e sostenibile.
Stop war.