‘Protesta dei trattori’: non si sottovalutino le necessità di un settore strategico

‘Protesta dei trattori’: non si sottovalutino le necessità di un settore strategico

È ancora in corso la protesta degli agricoltori.
Tutto è iniziato in Germania, dove pure si continua a manifestare contro Governo e Unione europea. Centinaia di trattori in strada contro la decisione di ridurre il sussidio per l’acquisto di gasolio, con penalizzazione economica per le aziende agricole di piccola e media grandezza.
Alla ‘protesta dei trattori’ si sono uniti a seguire gli agricoltori francesi, italiani, polacchi, rumeni e greci.

Sul dilagare della rivolta hanno giocato un impatto decisivo le linee guida del Green Deal sul settore agricolo, avente come obiettivo da raggiungere zero emissioni entro il 2050, con una progressiva riduzione delle emissioni di gas serra minimo del 55% entro il 2030.
Le misure avrebbero un effetto punitivo e vessatorio sul settore.
Si contesta l’introduzione di nuovi divieti sui pesticidi, e si chiedono il blocco degli aumenti di prezzo del gasolio per i trattori, l’applicazione della legge che obbliga il settore industriale a pagare di più gli agricoltori, e un risarcimento più veloce per i disastri naturali.

Gli agricoltori scesi in piazza in diverse città italiane hanno bloccato le autostrade, da Torino a Viterbo, ribellandosi al caro-gasolio, alla burocrazia, all’autorizzazione della farina di insetti e all’introduzione di carne coltivata.
Bologna si è rivelata la città più attiva, con oltre 200 trattori che hanno invaso le strade mettendo in seria difficoltà la circolazione; una delegazione si è diretta fin sotto la Regione.

Meritocrazia Italia invoca da sempre attenzione per un settore strategico per l’economia del Paese, eppure da sempre in affanno e mai realmente supportato nel modo adeguato.
Si lavori da subito per dare risposta ai bisogni degli agricoltori, anche definendo linee comuni a livello europeo, senza trascurare le garanzie per la sicurezza alimentare e la tutela dell’ambiente. Sia dato ragionevole bilanciamento a tutte le istanze in gioco, perché la salvezza del Pianeta sia una responsabilità di tutti e non gravi oltremodo su una sola categoria, mortificandone i diritti fondamentali.

Stop war.



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