RSA: è il tempo della programmazione, oltre ogni logica emergenziale

RSA: è il tempo della programmazione, oltre ogni logica emergenziale

L’emergenza sanitaria appena trascorsa ha cambiato radicalmente lo scenario organizzativo delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), mettendo a dura prova ospiti e operatori.
Ad aggravare la situazione il ‘caro bollette’ degli ultimi mesi, che ha prodotto un aumento della spesa per vitto e servizi e, di conseguenza, una diminuzione del numero di assistiti. Molte strutture hanno dovuto optare per la chiusura, tante hanno assistito a una drastica diminuzione dei posti letto e, in alcune Regioni, molte famiglie hanno dovuto fare i conti con rette per la degenza del proprio congiunto aumentate addirittura del 50%. Altro punto focale riguarda la carenza del personale, spesso sottopagato e non preparato.

La questione assume una dimensione e una gravità tali da non riguardare più soltanto il rapporto tra paziente e struttura. È ormai una ‘questione pubblica’.

L’Italia è il secondo Paese al mondo per il numero di anziani ed è indifferibile un cambio di mentalità che porti ad una programmazione di gestione ‘della persona’ in tutte le sue fasi di vita.
Il settore socio-assistenziale è di assoluta importanza per l’inclusione e il supporto di persone non autosufficienti.

Utilissime le misure a sostegno del Terzo Settore introdotte dal decreto Aiuti ter (d.l. n. 144 del 2022) e rafforzate dal decreto Aiuti quater (d.l. n. 176 del 2022), destinati ad «enti […] civilmente riconosciuti che gestiscono servizi sociosanitari e socia-li svolti in regime residenziale, semiresidenziale rivolti a persone con disabilità».
È tempo, però, di superare la logica emergenziale ed entrare in quella, ben più necessaria e utile, della programmazione.

Lo scorso 10 ottobre 2022 il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, il testo del disegno di legge delega in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione delle Mission 5 e 6 del PNRR, a «tutela della dignità e la promozione delle condizioni di vita, di cura e di assistenza delle persone anziane».
A completamento, Meritocrazia Italia reputa necessario almeno:
– istituire un Fondo da destinare a supporto dei gestori delle RSA, che siano messi in condizione di fronteggiare le maggiori spese dovute agli aumenti di gas ed energia, come da tempo richiesto dalle associazioni di categoria;
– assumere medici preparati alle logiche delle cure di lunga durata;
– aumentare gli infermieri professionali e di personale OSS nel numero sufficiente a garantire turni adeguati, con retribuzioni congrue;
– aumentare il numero di animatori specializzati in attività ricreative per anziani;
– predisporre un servizio costante di supporto psicologico per pazienti, familiari ed operatori (anche per evitare il c.d. fenomeno del ‘burnout’);
– puntare sull’assistenza domiciliare per persone il cui stato di salute risulti conciliabile con la vita in ambito familiare;
– implementare i centri diurni di assistenza alla persona per un concreto supporto alle famiglie;
– procedere senza indugio all’approvazione del disegno di legge delega e dare così avvio alla necessaria Riforma per la Non Autosufficienza.

Stop war.



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