Sicurezza stradale

Sicurezza stradale

Il caso delle microcar

«Quando guidate avete nelle vostre mani la vostra vita e quella degli altri. Non distruggetela per un momento di imprudenza, non cancellate il vostro futuro».
Così, il Presidente della Repubblica, durante il proprio discorso di fine anno, ha parlato sinceramente al cuore dei giovani, annoverando la sicurezza stradale tra le problematiche di maggiore attualità e contemplandola come una delle principali cause di morte adolescenziale.

Nel 2022 sono stati 165.889 gli incidenti su strada, con un aumento del 21,2% tra i giovanissimi di quindici-diciannove anni, e del 10,4% tra quelli di venticinque-ventinove: nel 38,1% dei casi, la causa è stata la distrazione, il mancato rispetto dei segnali stradali e/o la velocità eccessivamente elevata; mentre, nel 9,7%, la guida in stato di ebbrezza e nel 3%, l’assunzione di sostanze stupefacenti.

I riflettori, oggi, sono però puntati sulla inidoneità e instabilità delle nuovissime microcar, che dominano le strade di piccole e grandi città, già fortemente discusse in passato.
Le statistiche ACI-Istat, in particolare, segnalano che, nell’anno 2022, una percentuale pari all’1,5% delle mini-vetture è stata coinvolta in un sinistro, contro una percentuale esigua pari allo 0,8% delle normali automobili.
Tecnicamente, parliamo di quadricicli, di cilindrata fino a 50 centimetri cubi e una potenza massima di 15 kW, nonché una velocità massima che può variare tra 45 km/h, per quelli definiti leggeri, e 80 km/h, per quelli definiti pesanti. Normativamen-te, viene escluso l’obbligo di patente di tipo B, esigendo un semplice patentino “AM”, conseguito con il superamento di una prova teorica ed una pratica.

Ma quanto sono sicure queste vetture?

Davvero poco, se si considera che i crash test – per urto frontale, laterale e pedonale – hanno avuto esito totalmente fallimentare.
Veicoli che non reggono alcun tipo di urto, realizzati quasi totalmente in materiale plastificato – che determina la compressione totale dell’abitacolo al solo impatto con altre vetture – con maggiore rischio di ribaltamento e pericolo per l’incolumità del guidatore, dell’eventuale passeggero e altrui.
Nonostante la mancanza dei requisiti minimi di sicurezza, già segnalata dall’EuroNCAP, si vedono transitare su tutte le strade urbane, creando disagio e pericolo, accompagnandosi all’inesperienza giovanile o, ancora, alla scarsa attenzione di altri guidatori.

In conclusione, affinché la sicurezza stradale diventi una priorità, occorrerebbe maggiormente insistere sul punto della responsabilità delle aziende produttrici.
Sotto il profilo puramente tecnico, si evidenzia la necessità non solo di orientare le scelte su materiali più resistenti; ma anche di prevedere plurimi sistemi di airbag interni (frontali e laterali), che limitino i danni alla persona in caso di urto. Necessario, altresì, vincolare l’immissione sul mercato e la circolazione su strada all’esito completamente positivo ai crash test di ogni tipo.
Inoltre, va evidenziata l’esigenza di prevedere test più rigidi nella teoria e nella pratica, assicurando una guida più prudente e coscienziosa: il patentino AM non sia una soluzione per garantire l’accesso su strada a giovanissimi inesperti o adulti ormai privi di idoneità alla guida, ma pur sempre garanzia di sicurezza.



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