Verso una mobilità sostenibile

Verso una mobilità sostenibile

Sfide e soluzioni per le città abruzzesi

Traffico cittadino equivale a problema.
Ritardi, consumo eccessivo di carburante, aumento di emissioni di gas serra, riduzione della sicurezza stradale, congestione delle strade e delle aree di parcheggi.

Le città devono perseguire un difficile equilibrio tra l’esigenza di garantire il diritto alla mobilità di ogni cittadino e il diritto ad avere una qualità della vita soddisfacente e non influenzata negativamente dal traffico.
Equilibrio che va necessariamente trovato.
Aziende, investitori, cittadini e anche il settore pubblico, nessuno sarà escluso dall’esigenza di ripensare e rimodulare le abitudini della mobilità di tutti, sia in termini di riduzione del numero degli spostamenti che dei cambiamenti delle preferenze modali, privilegiando misure che garantiscono la sicurezza e che definiscono un nuovo ecosistema di mobilità.

La politica regionale sta volgendo all’adozione di scelte volte alla modernizzazione e all’innovazione delle politiche di mobilità sostenibile. Lo si vuole fare coniugando azioni mirate alla tutela ambientale, in modo da fornire servizi moderni e fruibili alla comunità, ma che si pongono in linea con passi concreti anche sul percorso della transizione ecologica.

Ed ecco i progetti di mobility sharing integrati che potenziano gli spostamenti sostenibili ed integrano mezzi dedicati con il trasporto pubblico, così da intervenire sulle abitudini di mobilità e ridurre progressivamente il tasso di motorizzazione del mezzo privato in tutto l’ambito urbano.
Necessario, a riguardo, è anche focalizzare l’attenzione su tutto ciò che “ruota” intorno alla bicicletta, ovvero incentivare la popolazione ad usarla ed educarla nel farlo nel modo più corretto.

Certo non si tratta solamente di ragionare su autobus e biciclette.
Nelle città abruzzesi non ci si può esimere dall’attribuire responsabilità anche alla cattiva pianificazione urbanistica, che evidentemente ha mal tenuto conto dello stretto legame tra territorio e trasporti.
Bisognerebbe vedere come un unico sistema l’insieme di infrastrutture, trasporti, ambiente, città e territorio, attraverso una progettazione integrata e multidisciplinare, avendo come obiettivo la priorità dell’ambiente urbano.

Ruolo essenziale è dunque svolto dall’urbanistica: bisogna privilegiare un modello di città compatta, più efficiente dal punto di vista del tempo e dell’energia risparmiati negli spostamenti e più sostenibile grazie al minor consumo di suolo.
Lo sviluppo urbano dovrebbe avvenire intorno alle “linee di forza” del trasporto pubblico, favorendo processi di aumento della densità urbana nei nodi ad alta accessibilità.
Allo stesso tempo, oltre allo sviluppo della già richiamata bicicletta, bisognerebbe accrescere le condizioni di sicurezza in città limitando la velocità dei veicoli. Le iniziative, tutte, vanno però studiate con estrema attenzione, anche per evitare la comparsa di ulteriori problemi, quali la regolazione economica della mobilità, l’internazionalizzazione dei costio esterni della mobilità, perché considerate inique.

È necessario, dunque, iniziare dalla conoscenza e consapevolezza dello stato di fatto, dalla trasparenza delle decisioni e dalla chiarezza degli obiettivi. Così è possibile progettare un nuovo sistema di mobilità abruzzese ed elaborare soluzioni all’altezza degli attuali problemi.



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