BANDO DA 313 MILIONI DI EURO PER LE RETI IDRICHE DEL SUD

BANDO DA 313 MILIONI DI EURO PER LE RETI IDRICHE DEL SUD

Tempestivo e opportuno

Ridurre gli sprechi di acqua nel Mezzogiorno, rendere più efficienti le reti idriche di distribuzione nei territori delle Regioni Basilicata, Calabria (che rischiava di rimanere esclusa a causa della gravissima mancanza del gestore idrico), Campania, Puglia e Sicilia e colmare il divario territoriale in un settore di vitale importanza per i cittadini rafforzando altresì il processo di industrializzazione del settore con la costituzione di operatori integrati, pubblici o privati e realizzando infine una gestione efficiente di un comparto che ancora oggi risulta frammentato e carente.
Sono questi gli obiettivi del Bando da 313 milioni di euro appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale: risorse europee del programma React Eu messe a disposizione dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale e gestite dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta di fondi europei del Pon Infrastrutture e Reti 2014-2021.

Nonostante l’acqua sia una risorsa resa sempre più scarsa dalla crisi climatica in corso, in Italia gli acquedotti sono un disastro, basti pensare che gli ultimi dati diffusi da Istat mostrano che si perde addirittura il 42% dell’acqua immessa in rete. La riduzione delle perdite idriche nelle reti di distribuzione quindi risulta una delle principali sfide del Paese.

E si comincia dal Sud.

Gli Enti d’ambito delle cinque Regioni considerate avranno 45 giorni di tempo per presentare progetti volti a migliorare la qualità e la gestione del servizio, anche attraverso l’impiego di sistemi di controllo avanzati e digitalizzati che permettano una gestione ottimale delle risorse, riducendo gli sprechi e limitando le inefficienze, tenendo conto dei principi e gli indirizzi europei, della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Sono ammessi a finanziamento, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, le seguenti opere: rilievo delle reti idriche e loro rappresentazione tramite piattaforme GIS; installazione di strumenti smart per misurare i parametri relativi alla qualità del servizio erogato; modellazione idraulica della rete; installazione delle valvole di controllo delle pressioni per ridurre le perdite; identificazione di tratti di rete da sostituire o riabilitare; interventi di manutenzione straordinaria, rifacimento e sostituzione di tratti di rete idrica.

Il contributo riconoscibile per ogni proposta ammessa a finanziamento è compreso tra 10 milioni e 50 milioni di euro ed avviene in forma di sovvenzione diretta.
Le spese ammissibili riguardano la realizzazione dei lavori e le forniture, ma anche spese tecniche di progettazione, verifica, validazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, collaudo. Sono finanziabili spese per gli imprevisti solo in misura non superiore al 10% del costo totale di lavori e forniture e solo se inserite nel quadro economico. Rimangono esclusi gli interventi che alla data di pubblicazione del bando risultano in corso di esecuzione e/o già terminati e/o con piena copertura nei piani economico-finanziari delle gestioni.

Gli interventi devono prevedere necessariamente la conclusione delle attività entro il 31 dicembre 2023 in linea con il termine di utilizzo del programma React-EU di matrice europea.
I criteri di valutazione di ciascuna proposta sono raggruppati in tre diversi ambiti.
Il primo relativo ai risultati attesi sulla base degli obiettivi da raggiungere, la definizione della filiera organizzativa, la qualità dell’approccio tecnologico per la riduzione e il controllo delle perdite, la capacità di cofinanziamento ed equilibrio delle fonti di finanziamento.
Il secondo relativo all’impatto del progetto che dovrà portare a una riduzione del livello di perdita nella rete idrica rispetto a un parametro del 15% e il raggiungimento degli obiettivi di digitalizzazione ed innovazione.

Terzo ed ultimo ambito, la valutazione del criterio di premialità, ovvero la possibilità o meno di anticipare di almeno 3 mesi la conclusione dei lavori rispetto alla data del 31 dicembre 2023 e la possibilità di considerevoli esternalità positive sociali e/o ambientali, come l’incremento occupazionale.
A parità di punteggio, nella compilazione della graduatoria sarà considerato l’ordine cronologico di presentazione delle proposte.

Diviene fondamentale per la platea potenzialmente interessata attivarsi il prima possibile.
Entro sessanta giorni dal termine per la presentazione delle domande, sarà pubblicato un elenco provvisorio con le proposte progettuali ammesse a finanziamento, quelle ammesse con riserva, quelle ammissibili ma non finanziabili per esaurimento delle risorse ma che potrebbero essere recuperate successivamente, nel caso in cui si rendessero disponibili ulteriori finanziamenti e quelle non ammissibili. Completate le verifiche sulle proposte ammesse con riserva per le quali si richiedono modifiche e/o integrazioni non sostanziali, l’elenco diventerà definitivo e reso pubblico.

Durante lo scorso mese di ottobre, Meritocrazia Italia ha focalizzato la sua attenzione sul delicato tema delle risorse idriche, attenzione scaturita in molteplici proposte e azioni concrete di immediata fattibilità (tutte su www.meritocrazia.eu). Pacifica la necessità di investire tempestivamente nel settore, arginando innanzitutto la pesante dispersione idrica e gettando le basi per una ristrutturazione del comparto nel suo complesso.
Il Bando dappoi pubblicato è perfettamente in linea con le proposte avanzate e offre ottime opportunità per tutti coloro che sapranno raccogliere la sfida di far compiere al Paese un grande passo nella giusta direzione.

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