BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO 2022

BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO 2022

Alla riscoperta dell’arte di ospitare

Si è appena conclusa la Borsa Internazionale del Turismo – BIT.
I numeri di visitatori e di addetti ai lavori partecipanti è stato decisamente più alto delle attese. Il desiderio di ripresa si è avvertito forte tra gli stand italiani ed esteri.

Il Dipartimento Turismo di Meritocrazia Italia non ha mancato l’appuntamento, e ha apprezzato la linea dell’evento, contraddistintosi per il richiamo alla sostenibilità.
Si sono tenuti panel ed eventi dedicati all’argomento: dalla responsabilità verso l’ambiente durante i viaggi, al turismo lento e non inquinante, al trionfo delle esperienze da viaggiatore, che subentrano alla ‘vacanza’ come conosciuta fino a qualche decennio fa. Inizia ad esserci una discreta attenzione anche verso la sostenibilità sociale, inclusa la parità di genere.

L’uso del modello ‘Licet’ che mette in risalto l’impegno delle organizzazioni verso i valori della sostenibilità (Legame con il territorio, Innovazione, Competitività e Correttezza, Eco-sostenibilità e Tutela delle persone), ha permesso al Dipartimento di osservare le differenti modalità di promozione realizzata dalle Regioni Italiane, che si sono presentate con prodotti sempre più di nicchia, ricercati e molto orientati all’agroalimentare.
Dominante il tema del contatto con la natura.
Il legame con i territori si fortifica, diventa leva di mercato, fa da volano per la loro salvaguardia. Finalmente sembra essere davvero evidente che il viaggiatore sta cambiando le priorità, perché disposto anche a spendere qualcosa di più per una vacanza in cui la rigenerazione di corpo e mente, oltre che la sicurezza siano garantite. La tutela della persona, l’attenzione a comprenderne le nuove aspettative è la ricerca che molti operatori in Bit hanno messo in moto.

L’impostazione di originalità e prodotti innovativi, mantenendo le peculiarità artistiche e culturali del territorio, ma portando case-history concrete, ha dimostrato nella pratica l’importanza di essere produttivamente efficaci nell’inventiva portando in evidenza la concretezza del territorio.

In particolare, il Piemonte ha presentato il territorio insieme alle 7 Agenzie Turistiche Locali e a una delegazione di alimentare, con prodotti come il tartufo bianco d’Alba, vini con 18 docg e 41 doc, e 340 prodotti alimentari tipici, reinterpretati nei 46 ristoranti Stella Michelin. In conferenza stampa è stata presentata l’app ‘App-assionarsi ai Sacri Monti’, pensata per guidare i turisti alla visita dei siti Patrimonio dell’Unesco tramite percorsi multimediali interattivi, e sono stati comunicati i numeri di imprese, addetti ai lavori e rappresentanze turistiche, che rappresentano un valore di indotto di 7,5 miliardi di euro, pari al 7,4% del Pil regionale.

La Lombardia ha promosso la destinazione insieme a 64 co-espositori lombardi e accolto professionisti del settore e visitatori. Lo stand è stato organizzato con un’Area Accoglienza Istituzionale, due isole che hanno ospitano 16 stakeholder del territorio e 48 postazioni occupate dai seller che commercializzano l’offerta turistica tematica ed esperienziale lombarda, nello slogan «Vorrei la vedessi come me. Ogni giorno». È stata presentata la hub dedicata al wedding, un’area con contenuti in italiano, inglese e tedesco, all’interno del portale di promozione turistica regionale, con suggerimenti sulle location più suggestive.

La Regione Veneto ha presentato il progetto ‘Veneto Waterways’, neonata aggregazione d’imprese per la valorizzazione del patrimonio delle vie d’acqua del Veneto, con proposte di turismo esperienziale e slow. Durante la conferenza è stato, inoltre, presentato il libro ‘Rotta su Venezia. In barca e in bici lungo la Litoranea Veneta da Chioggia a Trieste’ di Gianni Pasin, un racconto e una guida di viaggio per scoprire e ripercorrere questa antica via d’acqua che corre in parallelo alla costa altoadriatica. È stata presentata la rete formata da 24 soggetti tra società di navigazione, tour operator, strutture ricettive e operatori, uniti dalla volontà di promuovere il Veneto.

Il Friuli Venezia Giulia ha presentato la prima guida internazionale della Regione, realizzata in collaborazione con Lonely Planet, sul cicloturismo, tracciamento di itinerari di mobilità leggera. È stata premiata in presenza del Ministro con l’Oscar del cicloturismo.

Il Lazio ha organizzato, con 38 operatori regionali con degli incontri prefissati, i tavoli di confronto con solidi obiettivi: diversificare il turismo laziale su tutto il territorio con il progetto più sogni più notti 2022.

Sono state presentate, poi, le Marche ‘al plurale’, unite in una forte identità regionale e al lavoro per organizzare il territorio in distretti e destinazioni. Questo serve anche per sollecitazione agli stessi marchigiani a riscoprire e rilanciare le enormi potenzialità della propria terra, contraddistinta da un’armonia di bellezza talmente diffusa e connaturata che, a volte, ai loro occhi, appare quasi scontata. MArCHESTORIE che in maniera ideale ha già saputo unire, dalla prima edizione dello scorso anno, Cultura e Turismo; si tratta di un festival itinerante che si ripropone quest’anno, a settembre, ancor più ampio e consolidato, per valorizzare l’identità delle Marche anche dopo i mesi estivi, a partire dai nuclei storici che caratterizzano l’entroterra.

Il Molise ha allestito gli stand all’insegna dell’innovazione, dell’originalità e dell’interattività, dove l’arcaicità del territorio, intesa come la capacità di preservare la natura sociale, culturale e ambientale, incontrerà il linguaggio aperto, veloce e potente della comunicazione social. Il carapace, simbolo della cultura protettiva e identitaria, e l’albero, emblema della sostenibilità ambientale, rappresentano la ‘destinazione Molise’, riconoscibile, innovativa, sostenibile e attrattiva. L’obiettivo è differenziarsi e offrire al visitatore un’esperienza unica, un messaggio originale e di notevole impatto dal punto di vista emozionale.
È stata messa a disposizione una web app online nella quale ogni visitatore poteva lasciare messaggi, poi filtrati e resi pubblici.
Suggestivo e innovativo anche lo ‘specchio delle emozioni’, uno schermo olografico trasparente nel quale entrare fisicamente. Interessante anche l’area della socialità, uno spazio in cui visitatori, buyer e stakeholder potevano intrattenersi in maniera informale accompagnati da prodotti enogastronomici.

La Puglia ha presentato 43 Comuni turistici che, nella saletta conferenze, hanno presentato le loro proposte. Gli altri attrattori di grande valenza per la Puglia 2022 saranno ‘Art & Craft’, dedicato all’artigianato (un nuovo itinerario artistico culturale), e ‘Puglia for foodies’, sull’offerta enogastronomica raccontata come novità attraverso i tre prodotti simbolo della Puglia e cioè formaggio, olio e vino con degustazioni a cura della Masserie Didattiche pugliesi. Presente ‘Puglia, autentica meraviglia’: il racconto è stato affidato a un regista che conosce questa terra nella sua anima, che la vive e la rivive nel presente e nei ricordi, nel lavoro e negli affetti.

Presente anche uno stand dedicato al programma ‘Ambiente Basilicata’ e alla promozione delle bellezze territoriali, paesaggistiche e naturalistiche lucane, a partire dai cinque Parchi di Basilicata, frutto dell’accordo con il Direzione generale dell’Ambiente, del Territorio e dell’Energia.

La Calabria ha arredato il proprio spazio in modo sostenibile. Nell’agenda di incontri ha portato le narrazioni inedite di una Calabria distintiva, su territori meno conosciuti.

La Sicilia ha rappresentato la concretezza di una destinazione che sta rispondendo in maniera attuale, veloce e pronta alle richieste di sostenibilità e modernizzazione che vengono dal mondo che si sta rimettendo in viaggio. Insieme, 4 DMO: Isole Minori, West Sicily, Madonie e Targa Florio, Agrigento e Strada degli Scrittori.
È stata organizzata una conferenza stampa presso lo spazio eventi dello stand per parlare di eventi e appuntamenti culturali, tutela ambientale e sostenibilità, mito (Casa Florio e Targa Florio) e outdoor, mare e pesca.
Il prodotto Sicilia ha trovato spazio nel primo OFF BIT mai realizzato prima da una Regione. È stata protagonista durante le serate milanesi con uno spazio a Palazzo Giureconsulti (Piazza Duomo) con degustazioni, informazioni sul programma SeeSicily, materiale per organizzarsi una vacanza al meglio.

La Sardegna ha animato tavoli di confronto b2b, oltre che laboratori di degustazione enogastronomica, momenti di animazione culturale legati alla tradizione e alla loro identità (esibizioni di canto, ballo e musica, con costumi tradizionali) organizzati dalla Fondazione Maria Carta.

Osservando l’evento ‘BIT 2022’ con occhi attenti allo sviluppo sostenibile, ci si è resi conto che i visitatori apparivano attenti agli eventi di socializzazione e alla ricerca di un ambiente sano e accogliente. Forse a causa degli eventi pandemici e dei recenti conflitti, forse perché è cresciuta la consapevolezza delle comuni fragilità, si dà valore al tempo da vivere e si sceglie di circondarsi meno di cose e più di persone e andando verso ad un nuovo paradigma turistico che ricerca il benessere olistico, a 360°.

La proposizione delle Regioni e la domanda dei turisti sembrano voler andare nettamente oltre la crisi con un cambiamento più attento alla sostenibilità. Ma a mettere a dura prova il settore c’è un’altra parte interessata da considerare: quella dei lavoratori. «La ristorazione prova a ripartire ma non ce la fa perché mancano all’appello 150mila addetti», è la sollecitazione della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi).
I fattori che determinano questa situazione sono noti da tanto, ma oggi sembrano essere molto più determinanti.
Con stipendi poco allettanti, il timore di chiusure dovute a ragioni sanitarie e la forte dose di soft skill necessaria per la gestione del servizio, come il rispetto dei tempi, la soddisfazione dell’esigenze dell’utenza, i lavoratori sono meno propensi ad accettare un lavoro soprattutto stagionale. Sono moltissimi coloro che hanno abbandonato il comparto per dedicarsi ad altre attività nel periodo dell’emergenza pandemica.
Un problema che non va sottovalutato.

Per far si che l’arte di ospitare diventi patrimonio comune, occorre non considerare più il turismo come un’attività di ripiego rispetto ad altre meglio pagate e con maggiori garanzie di stabilità.
Resta il fatto che, soprattutto in Italia, bisogna restituire dignità a un comparto in grado di creare ricchezza e benessere, oltre che evoluzione sociale.
Occorre puntare anzitutto sulla formazione (come già in Svizzera, Francia e Inghilterra) e su migliori garanzie occupazionali.
Si continua a sostenere che ‘l’Italia potrebbe vivere di turismo’, ma nessuno sembra crederci veramente.
Serve che i territori si dotino di capacità di programmazione sostenibile e partecipata. Solo così si può investire generando impatti positivi e creando occupazione.

Il Dipartimento Turismo di Meritocrazia Italia si sta adoperando per questo.
Con il Progetto ‘Paniere Meritocratico’ sta ponendo le basi per condividere un linguaggio comune fondamentale per programmare con una visione a medio e lungo termine, ottimizzando le risorse e dando speranza e futuro alle nuove generazioni. Perché il settore turistico torni a essere capace di offrire varie opportunità, di collaborare con l’offerta artistica, culturale e con ogni altra forma di ospitalità che permetta di entrare in relazione con gli altri, di creare spirito di squadra ed essere ammirati per la capacità di contribuire a migliorare le vita delle persone e dell’ambiente.



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