DIGITAL TWIN PER LA GESTIONE DELLE SMART CITY
Se, da un lato, il recente stato emergenziale ha temporaneamente sospeso la regolarità del quotidiano, dall’altro, ha contribuito alla accelerazione della trasformazione digitale.
In questo quadro, il c.d. digital twin, il gemello digitale a supporto delle città intelligenti.
Cos’è il gemello digitale e in che modo può essere utile nelle fasi di progettazione, monitoraggio e gestione efficiente delle città del futuro?
La smart city è una ‘città 4.0’ che gestisce le risorse in modo intelligente, si pone come obiettivo quello di divenire economicamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente, e, soprattutto, è attenta alla qualità della vita e ai bisogni del cittadino. Una città intelligente, che sa stare al passo con le innovazioni e con la rivoluzione digitale.
Il gemello digitale è la replica virtuale di risorse fisiche, potenziali ed effettive (gemello fisico) equivalenti a oggetti, processi, persone, luoghi, infrastrutture, sistemi e dispositivi.
Qualsiasi elemento costruito, dal mattone alla città, è suscettibile di essere rappresentato da un omologo digitale che non solo ne riproduce le geometrie ma è in grado di raccogliere una quantità e tipologia di informazioni ad esso afferenti pressoché infinite.
Esempi già esistono e sono di estrema concretezza. Alcuni di essi hanno già avuto ampia visibilità; si pensi ai Digital Twin della Stazione Centrale di Milano e della Stazione Centrale di Napoli e, ultimo, del ponte di di Genova (per garantire elevati standard di sicurezza).
Per i prossimi anni, le smart city sono destinate ad aumentare in maniera considerevole e, anche grazie ai digital twin, sarà possibile rappresentare con precisione tutte le infrastrutture presenti: edifici, strade, infrastrutture, servizi. Il gemello digitale, è alimentato costantemente dai dati e dal flusso generato, grazie ai sensori, così da aggiornare tutto in tempo reale.
Il gemello digitale è in grado di fornire qualsiasi informazione: dal flusso energetico o idrico alla presenza di lavori in corso. Tutto ciò che avviene nella smart city viene replicato nel modello virtuale.
Il gemello digitale di una smart city consente la modellazione di eventuali situazione di rischio, la gestione energetica di molteplici edifici, l’ottimizzazione delle energie rinnovabili e del flusso del traffico oltre a permettere lo studio e la pianificazione di un eventuale sviluppo dell’area urbana.
Consente anche di concentrarsi su aspetti ambientali, grazie ai ai parametri ottenuti dal monitoraggio della qualità dell’aria e dalla progettazione delle infrastrutture verdi.
I benefici della modellazione sono numerosi e vanno dalla manutenzione preventiva, all’efficienza operativa e al risparmio sui costi, al miglioramento dei servizi per i cittadini, all’aumento della sicurezza e dell’ottimizzazione delle risorse.
Le potenzialità dello strumento a poco valgono, però, se non abbinate a competenze adeguate e alla piena conoscenza dei sistemi di utilizzo e dei margini di miglioramento e ulteriore sviluppo.
Affinché si possa sfruttare appieno l’aiuto che arriva dalla trasformazione digitale in ambito smart city è necessario
- non soltanto incentivare il settore dell’innovazione con maggiori investimenti e premialità,
- ma puntare anzitutto alla formazione di professionisti qualificarti, in grado di apportare un radicale cambiamento nella gestione dei progetti. Si tratta infatti non più di operi civili, ma di opere complesse dove le potenzialità dalla tecnologia possono la qualità della vita del cittadino.