Emergenza api: MI chiede pratiche sostenibili

Emergenza api: MI chiede pratiche sostenibili

L’uso intensivo di pesticidi in agricoltura, la perdita di habitat naturali a causa dell’urbanizzazione e dell’agricoltura intensiva, i cambiamenti climatici e la diffusione di parassiti e malattie stanno causando la progressiva scomparsa delle api a livello globale.

«Quando le api scompariranno, all’uomo resteranno solo quattro anni di vita». La celebre frase, spesso attribuita ad Albert Einstein, sottolinea in modo lapidario l’importanza cruciale dell’impollinazione nel delicato equilibrio del nostro ecosistema e, di conseguenza, nella nostra stessa sopravvivenza. Le api, insieme ad altri insetti impollinatori, svolgono un ruolo insostituibile nel ciclo alimentare umano, garantendo la riproduzione di una vasta gamma di colture da cui dipendiamo quotidianamente.

Senza l’instancabile lavoro di questi piccoli insetti, la produzione di frutta, verdura, semi e persino colture foraggere subirebbe un crollo catastrofico. Si stima che circa un terzo del cibo che consumiamo sia direttamente o indirettamente legato all’impollinazione animale.
La scomparsa delle api innescherebbe una crisi alimentare di proporzioni inimmaginabili, con conseguenze devastanti per la sicurezza alimentare globale e la biodiversità. Ricordiamo che il miele è un dolcificante naturale da millenni, ricco di organolettici derivati dai fiori con cui è prodotto e la propoli è un antibiotico naturale che offre numerosi benefici per la salute, grazie alle sue proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie, antiossidanti e immunostimolanti. Quindi tale crisi colpirebbe in modo sproporzionato le popolazioni più vulnerabili, dove l’accesso al cibo e alle cure dipende fortemente dall’agricoltura locale e stagionale.

Nella contea cinese di Hanyuan, situata all’interno della provincia cinese di Sichuan, non ci sono più api. Quando arriva la stagione della fioritura, gli agricoltori sono costretti a salire sugli alberi e fare manualmente il lavoro che in natura viene svolto dalle api, impollinando i fiori uno a uno, con costi esorbitanti, sia per la manodopera sia per la drastica riduzione di frutti. La sparizione delle api non è stata casuale, ma dovuta a responsabilità umane, in quanto per anni nella contea di Hanyuan sono stati utilizzati pesticidi che hanno fatto scomparire le api impollinatrici.
Una prova che l’equilibrio naturale può essere spezzato irreversibilmente quando l’uomo antepone la produttività al rispetto degli ecosistemi.

Affrontare questa emergenza richiede un impegno congiunto a livello globale.
Meritocrazia Italia chiede pratiche agricole più sostenibili, la protezione degli habitat naturali, il divieto dell’uso di sostanze chimiche dannose alle api, non solo leggi nazionali ed europee, ma un controllo e un monitoraggio più capillare sull’attuazione di queste normative.
Investire nella tutela degli impollinatori oggi significa garantire un domani sostenibile per le future generazioni, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico, agricolo e sanitario.

Stop war.



<p style="color:#fff; font-weight:normal; line-height:12px; margin-bottom:10px;">Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso consulta la nostra Privacy Policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.</p> Leggi la nostra cookie policy

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi