‘FINE DELLO STATO D’EMERGENZA’

‘FINE DELLO STATO D’EMERGENZA’

Informazione e proposte

Dallo scorso 1 aprile, è ufficialmente cessato lo stato di emergenza.

Il d.l. n. 24 del 24 marzo dispone
– la cessazione delle funzioni del Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza sanitaria;
– la contestuale istituzione, fino al 31 dicembre 2022, di una Unità per il Completamento della Campagna Vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia;
– la sostanziale conferma delle misure da adottarsi in caso di soggetti positivi: in particolare, le persone risultate positive al test diagnostico (molecolare o antigenico) sono sottoposte alla misura dell’isolamento di dieci giorni (qualora tali soggetti contagiati abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da dieci a sette giorni, purché siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno tre giorni e a condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo); i pazienti che continuano ad avere risultati positivi anche dopo molti giorni di isolamento, potranno interromperlo decorsi ventuno giorni dal primo tampone positivo;
– una semplificazione del regime preventivo per chi abbia avuto un contatto stretto con un soggetto positivo, a prescindere da che si tratti di un vaccinato o di un non vaccinato.

Per quanto riguarda la Scuola, il decreto prevede nuove misure in merito alla gestione dei casi positivi, più agevoli e meno restrittive, differenziate e graduate.
In particolare, nelle scuole dell’infanzia, in presenza di almeno quattro casi tra gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e docenti, educatori e bambini che abbiano superato i sei anni utilizzano le mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato. In quest’ultimo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione;
Nella scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e sistema di istruzione e formazione professionale, in presenza di almeno quattro casi di positività tra gli alunni, le attività proseguono in presenza e per i docenti e per gli alunni che abbiano superato i sei anni di età è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato. In quest’ultimo caso, l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione.
Inoltre, gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, in isolamento per infezione, possono seguire l’attività scolastica nella modalità di didattica digitale integrata accompagnata da specifica certificazione medica che attesti le condizioni di salute dell’alunno. La riammissione in classe è subordinata alla sola dimostrazione di aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

Inoltre, dall’1 maggio decade l’obbligo di mascherina anche nei locali al chiuso. Per quanto riguarda le certificazioni verdi, è prevista l’introduzione di un sistema di gradualità che porterà alla generalizzata decadenza di tutti gli obblighi di green pass.
Disposta, inoltre, una proroga dello smart working e delle disposizioni di sorveglianza sanitaria fino al 30 giugno 2022.

Considerate le misure, resta essenziale procedere al potenziamento delle attività di monitoraggio e di verifica degli standard di affidabilità delle procedure e degli strumenti utilizzati nella individuazione delle soglie di rischio sanitario epidemiologico.

Opportuno sarebbe eliminare l’obbligo di certificazione pediatrica per attivare la DDI per gli studenti positivi pauci-sintomatici, e attivare sempre la DDI per gli studenti positivi salvo che, per il sopraggiungere di sintomatologia, non si trovino in condizione di poter seguire le lezioni neanche da casa, come certificato dal pediatra.
In tal modo si ridurrebbero gli adempimenti ai quali sono tenuti genitori e pediatri per garantire la continuità didattica dei ragazzi, e i sanitari monitorerebbero meglio i pazienti positivi sintomatici.

Si auspica anche

– il potenziamento delle attività di prevenzione, anche mediante l’attivazione di forme di incentivazione finalizzate all’utilizzo, presso le sedi di lavoro pubbliche e private, di dispositivi innovativi di sicurezza, da potersi impiegare per il contenimento di forme di contagio diffusive di tipo aereo atte a migliorare la salubrità ambientale (si pensi agli innovativi sistemi di aereazione e di filtraggio);
– l’incremento delle risorse da destinare alla ricerca scientifica per attività di individuazione, prevenzione e lotta a possibili future diffusioni pandemiche;
– il rafforzamento dei protocolli preventivi di sorveglianza sanitaria per i soggetti fragili e delle relative misure agevolative ai fini di una migliore salvaguardia delle condizioni di vita e di salute;
– che la modalità di lavoro agile (smart working) venga potenziata diventando strumento pianificato per rendere la prestazione lavorativa, con utilità in termini di riduzione dell’impatto ambientale delle attività lavorative; migliore prevenzione epidemiologica e riduzione della diffusione del virus sui posti di lavoro; maggiore responsabilizzazione, efficientamento e autodeterminazione dei lavoratori pubblici e privati; e vantaggi economici in termini di riduzione di costi per lavoratori e aziende.



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