IL PESO DELL’ACQUA

IL PESO DELL’ACQUA

Il delicato rapporto tra prezzo e valore

Sottovalutare l’importanza delle risorse idriche è atteggiamento rischioso.
Riconoscere, misurare ed esprimere il valore dell’acqua, e tenerlo in considerazione nell’ambito dei processi decisionali, risulta invece fondamentale per una gestione sostenibile ed equa delle risorse e per il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile inclusi nella nota Agenda 2030.

L’acqua gioca un ruolo essenziale nella definizione dei rapporti di potere e il ripristino di una vera equità sociale.

La contabilizzazione economica tradizionale, spesso alla base delle decisioni politiche, tende a limitare il valore dell’acqua calcolandolo in base allo stesso parametro utilizzato per la maggior parte degli altri prodotti, ovvero il costo al momento della transazione economica.
Ma, per l’acqua, non è sempre semplice definire il rapporto tra prezzo e valore effettivo.

Di solito, quando viene calcolato, ovvero al momento dell’addebito a carico dei consumatori per il suo utilizzo, il prezzo dell’acqua è calibrato più sul tentativo di recuperare i costi che sul valore del servizio effettivamente erogato.
Sarà necessario sviluppare modalità comuni di valutazione laddove fattibile, assegnando priorità alle migliori modalità che consentano di confrontare, contrapporre e unire valori differenti, in modo da raggiungere conclusioni eque e giuste all’interno di politiche e programmi più efficaci.

Del resto, anche la stessa valutazione delle infrastrutture idrauliche risulta ostacolata da difficoltà di carattere concettuale e metodologico, in particolare quando si fa riferimento all’uso non consuntivo, al valore indiretto e al valore di non uso.
La maggior parte dei metodi di valutazione delle infrastrutture idrauliche si basa sull’approccio costi-benefici, con una tendenza a sovrastimare i benefici e a sottovalutare i costi, e in particolare a non considerare tutte le tipologie di costo. Uno dei principali limiti riscontrati sta nella tendenza a concentrarsi principalmente sui costi e sui rendimenti finanziari; spesso vengono omessi i costi indiretti, in particolare i costi sociali e ambientali, considerati come esternalità. Oltre a comprendere, classificare e codificare tali valori socio ambientali, sussiste anche la necessità di identificare le modalità e gli strumenti per includere tali valori all’interno dei processi decisionali.
Strumenti quali il c.d. cultural mapping possono aiutare a comprendere al meglio i valori culturali dell’acqua, a riconciliare valori contrapposti e a costruire resilienza nei confronti delle sfide attuali e future, tra cui ad esempio i cambiamenti climatici.

La fonte di tutte le risorse idriche è l’ambiente, e le condizioni e le tendenze delle interazioni acqua-ambiente indicano chiaramente la necessità di considerare maggiormente il valore dell’ambiente nella gestione delle risorse idriche.
Nella gran parte degli studi, i servizi ecosistemici correlati con l’acqua non vengono considerati come una categoria distinta o separata; spesso fasce o categorie di servizi devono essere combinate sulla base dei risultati conseguiti al fine di ottenere analisi e conclusioni rilevanti sul tema delle risorse idriche.

Determinare il valore effettivo dell’acqua risulta allora estremamente complesso.

Proprio per questa ragione, in buona parte del mondo all’effettiva importanza dell’acqua non corrisponde un’attenzione politica e degli investimenti finanziari adeguati. Ciò comporta non soltanto disuguaglianze nell’accesso alla risorsa idrica e ai servizi collegati, ma anche un utilizzo inefficiente e insostenibile, nonché un degrado delle forniture idriche stesse. Ciò potrebbe compromettere il conseguimento di quasi tutti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, come pure dei diritti umani fondamentali.

Ma decidere per una soluzione vincente si può e lo dimostrano aziende virtuose come quella che ha sede a Porcari, in provincia di Lucca, la Sofidel. Rotoloni Regina, per intendersi.

Il Gruppo Sofidel è tra i leader mondiali nella produzione di carta per uso igienico e domestico; con oltre un milione di tonnellate di carta prodotte, è la seconda azienda europea del settore e la sesta al mondo.
Sofidel da tempo organizza diversi incontro e tavoli di confronto sul fattore acqua, volti a indagare il ruolo primario che riveste nell’ambito di igiene, ambiente, etica ed economia. In una di queste occasioni, è stata presentata la partnership con WaterAid, associazione non governativa britannica che dal 1981 ad oggi ha portato acqua potabile a 25 milioni di persone e servizi igienici a 24 milioni di persone in 37 Paesi nel mondo. Ancora oggi, infatti, il problema acqua riguarda oltre 2,3 miliardi di persone in tutto il mondo e 663 milioni di persone non hanno accesso a fonti di acqua pulita. Circa 350mila bambini muoiono ogni anno per problemi legati alle condizioni igieniche.
Sofidel, impegnata, in campo ambientale, in rigorose politiche di contrasto al cambiamento climatico, approvvigionamento responsabile della materia prima e riduzione del consumo idrico, intende offrire il suo contributo migliorando le performance aziendali, sensibilizzando gli altri e aiutando WaterAid a raggiungere i suoi obiettivi.
La strategia di crescita sostenibile di Sofidel è in piena sintonia con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, desiderando agire in primo luogo per limitare l’impronta ecologica dei processi produttivi e dei prodotti in un’ottica di gestione responsabile dell’acqua, a partire dagli stabilimenti industriali. La partnership siglata con WaterAid integra e amplia questo impegno, e rappresenta un altro modo per assumere – consapevoli dell’importanza che questa risorsa ha anche in termini di salute, benessere e igiene – un ruolo di responsabilità su un tema di interesse globale. Ecco perché a fianco del c.d. bilancio tradizionale composto da conto economico e stato patrimoniale, Sofidel affianca il bilancio di responsabilità socio-ambientale, un bilancio in grado di misurare economicamente variabili che impattano sull’ambiente.
Un modello virtuoso per l’intera platea imprenditoriale, pubblica e privata.



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