LE NUOVE DROGHE

LE NUOVE DROGHE

Conoscere per resistere

Una delle conseguenze più gravi portate dalle restrizioni pandemiche è data dall’aumento delle dipendenze accertate, che si radicano sempre più nella vita reale di giovani e giovanissimi, ossia di coloro che, forse più di tutti, hanno visto la quotidianità completamente stravolta dalla straordinaria contingenza.

L’abuso di droghe più conosciute, come cocaina, marijuana e hashish, è riemerso in tutta la sua drammaticità, assieme a quello di alcool.
Ma a destare maggiore preoccupazione è il ricorso a sostanze sintetiche, sia per gli effetti devastanti sulla psiche che per i danni neurologici (spesso permanenti) provocati. Psicosi e schizofrenie, ma anche la morte a fronte di lieve sovradosaggio. Gli oppioidi inducono sonnolenza e confusione mentale; i cannabinoidi producono eccitazione; i catinoni forte aggressivit; la ketamina ha effetti dissociativi e allucinogeni e provoca le intossicazioni più gravi.

Cannabinoidi, catinoni, fentanili, fenetilammine e ketamine risultano essere mille volte più potenti dell’eroina, sono facilmente acquistabili su internet e possono passare invisibili ai comuni test antidroga.
Soltanto nel 2018, le autorità italiane hanno ‘scoperto’ 95 nuove sostanze psicoattive, il 60% delle quali costituito da oppioidi, cannabinoidi e catinoni sintetici.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, circa 360mila ragazzi hanno provato, almeno una volta nella vita, le c.dd. «nuove droghe». L’ultima relazione al Parlamento sulle droghe ha evidenziato che, tra il 2019 e il 2020, oltre 250mila italiani tra i 15 e i 64 anni hanno fatto uso di tali sostanze. Nello specifico, circa 41mila studenti hanno utilizzato, almeno una volta, oppioidi sintetici per ‘sballarsi’; circa un terzo ne ha fatto uso più di venti volte, con un consumo quasi doppio tra i ragazzi rispetto alle ragazze. Allarma quel 3% di consumatori di droghe sintetiche la cui età è compresa tra i 14 e 15 anni. Si contano consumatori dell’età inferiore addirittura ai 10 anni.

Negli ultimi anni, numerosi i sequestri di droga effettuati dalle autorità, ma i dati sulle sostanze sintetiche non sono comparabili con quelli delle droghe ‘tradizionali’. Due mondi completamente differenti.
Basti pensare, ad esempio, che un solo grammo di carfentanil è sufficiente per tagliare più di duemila dosi. È questa caratteristica a rendere queste sostanze spesso non tracciabili neppure di cani antidroga.

Inoltre, la vendita di sostanze sintetiche, a differenza di quella delle tradizionali, avviene quasi esclusivamente su internet, con una facilità di reperimento maggiore.
Digitando su Google le parole ‘chemicals research shop’, infatti, si può accedere a un numero considerevole di siti che vendono ogni tipo di sostanza stupefacente sintetica, con tanto di offerte, consegna a domicilio e pagamento con carte ricaricabili.
È possibile perché, su 850 molecole sintetiche identificate, solo una parte è stata catalogata e definita illegale. Le altre risultano, a tutti gli effetti, legali.

L’ultima ‘Relazione europea sulla droga’ ha evidenziato l’aumento di droghe sintetiche mescolate ad altri stupefacenti (i.e., eroina e cocaina), con un costo equiparabile o, spesso, inferiore a quello delle droghe tradizionali, il che ne facilita la diffusione.

Quali gli interventi prioritari per contrastare la diffusione di ‘nuove droghe’ e le ‘nuove dipendenze’?

In primis, risulta quantomeno necessario individuare un tipo di comunicazione efficiente per una corretta conoscenza dei rischi e una partecipazione più attiva nel contrasto alle dipendenze.

Fondamentale anche:
– favorire una maggiore sinergia tra Famiglia e Scuola, per individuare, il più celermente possibile, eventuali ‘campanelli d’allarme’ riconducibili all’uso di sostanze psicotiche e stupefacenti in genere;
– inserire nel programma annuale degli Istituti di Scuola Secondaria di primo e secondo grado un monte ore da dedicare a lezioni tematiche (con la partecipazione di professionisti del settore), per far comprendere a fondo gli effetti negativi e i danni provocati, a livello neurologico, dalle droghe sintetiche;
– prevedere un corso informativo sulle varie tipologie di droghe e relative dipendenze per gli operatori scolastici (insegnanti e personale ATA);
– promuovere incontri tra persone uscite dal tunnel della tossicodipendenza e giovani nelle Scuole, negli oratori, nei centri ludici e negli spazi comunali fruibili dalla collettività;
– promuovere una campagna di sensibilizzazione attraverso pediatri e medici di base;
– implementare le risorse a disposizione delle Forze dell’Ordine per permettere maggiori controlli nei luoghi o durante gli eventi a maggiore esposizione.

 

 

 

 

 

 

FONTI
filodiretto.com/droghe-sintetiche-un-argomento-sconosciuto
nurse24.it/specializzazioni/salute-mentale/dipendenze-professioni-sanitarie-sfida-ancora-aperta.html



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