MERITOCRAZIA ITALIA: SI ALLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI – COMUNICATO 28.05.22

MERITOCRAZIA ITALIA: SI ALLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI – COMUNICATO 28.05.22

È ormai imminente il referendum sulla revisione della giustizia. Ancora in corso la discussione in Senato sulla riforma del CSM e dell’ordinamento giudiziario, slittata al 14 giugno.

Meritocrazia Italia ha già avanzato le proprie proposte di modifica normativa e ha condiviso la propria posizione anche in relazione ai quesiti referendari.

Tra le altre questioni, i cittadini saranno chiamati a esprimersi in particolare anche sul delicato tema della separazione delle carriere (giudicante e requirente) dei magistrati.
Nel vero, l’appartenenza di Giudice e Pubblico Ministero allo stesso organo di autogoverno, allo stesso ordine nonché allo stesso percorso formativo e di carriera, potrebbe compromette l’imparziale ed equilibrato svolgimento del processo penale, portando con sé un forte rischio di condizionamento dei primi da parte dei secondi.
Accade che il PM sia, di fatto, il vero regista del processo e che il Giudice finisca per seguire le posizioni dell’inquirente, prima ancora che il difensore dell’imputato abbia svolto la sua difesa, o che il PM finisca per svolgere la funzione giudicante in una successiva fase della carriera, talvolta anche nell’ambito dello stesso processo penale nel quale svolgeva le funzioni di PM.

Una stortura che merita correttivo.
Perché un processo possa davvero dirsi un processo giusto, nell’apparenza come nella sostanza, è indispensabile che siano adottati tutti gli accorgimenti necessari a garantire terzietà e imparzialità dell’organo giudicante.

Per questo Meritocrazia Italia conferma con convinzione la propria adesione alla separazione delle carriere sin dalla fase concorsuale, con conseguente istituzione di un doppio CSM, uno per la magistratura requirente ed uno per quella giudicante, a favore dell’effettività dei principi costituzionali del giusto processo e del diritto di difesa.

La politica ritrovi il suo consapevole ruolo di garante nel rispetto di tutti i poteri dello Stato, nel segno di una moderna democrazia.

Stop war.



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