PLURALITÀ DI SENSI, ESPRESSIONI E OPPORTUNITÀ

PLURALITÀ DI SENSI, ESPRESSIONI E OPPORTUNITÀ

Il vero patrimonio dell’umanità

L’art. 21 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle Persone con disAbilità decreta che bisogna «garantire che le persone con disabilità possano esercitare il diritto alla libertà di espressione e di opinione». L’art. 2, poi, introduce il concetto di «accomodamento ragionevole», «le modifiche e gli adattamenti necessari ed appropriati […] per garantire alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali».

L’integrazione che la valorizzazione dell’arte consente è nella pluralità dell’espressione del sé, arricchita dalla diversità dei sensi che la mettono in opera e da quelli che la percepiscono senza alcun limite, barriera né esclusione.
Non porre limiti all’espressività è un atto dovuto perché indice di civiltà, umanità e coesione.

La disAbilità solitamente implica alterazioni funzionali, comunicative ed espressive, ma non per questo può essere fatta corrispondere a violazione di opportunità individuali. La funzionalità individuale è connessa alle azioni e agire vuol dire vivere, agire, esprimersi e comunicare, indipendentemente dal proprio essere.

Molte persone disAbili hanno la fortuna di riuscire a comunicare attraverso l’arte. Dalla loro espressione nascono veri e propri capolavori, che rappresentano il vero patrimonio dell’umanità in quanto, oltre all’apprezzamento artistico, sono sinonimo di inclusione, integrazione e opportunità.

DisAbili musicisti, pittori, scultori, ballerini, scrittori, attori divenuti celebri o no, che fanno del loro talento una preziosa rivincita sulle criticità e i vincoli imposti.
Non importa se a dipingere sia una mano o un piede, se si scrive di giorno o di notte, se si balla con le gambe o su 4 ruote, se si sente la musica che si suona o no, l’eccezionalità dell’arte è nelle emozioni che suscita, nei messaggi che trasmette e nel patrimonio che dona.

Essere se stessi è indice di carattere e senza carattere ogni persona sarebbe priva di identità; pertanto mai porre limiti, mai negare opportunità, mai imporre barriere all’espressione individuale, specie nell’arte in quanto, per definizione, corrisponde a «qualsiasi forma di attività dell’uomo come riprova o esaltazione del suo talento inventivo e della sua capacità espressiva».
L’evoluzione sociale passa anche dal saper riconoscere e percepire la diversità dell’espressione, per evitare che tutto sia stereotipato e monocromatico.

La disAbilità necessita di una chiave di lettura profonda e variegata che esalti ciò che si è o si può essere e che doni pari occasioni ed eque opportunità.
E l’arte contribuisce al benessere psicofisico, crea socialità, porta argomenti di dialogo e discussione, è motivo di viaggi, è trascorrere il tempo in modo positivo e sereno, stimola il pensiero, i sensi e la partecipazione, rende liberi di esprimersi e di interpretare: l’arte è vita perché la migliora l’equilibrio interiore, ci rende più attivi, propositivi e virtuosi.
Le c.dd. arti terapia sono oggetto di studio e approfondimento in tutto il mondo, perché è ormai scientificamente noto che l’arte contribuisce a generare benessere in ambito educativo, abilitativo, riabilitativo e terapeutico.

Affinché l’arte trionfi, però, bisogna intraprendere azioni concrete che la rendano accessibile e fruibile a tutti e la insegnino fin dalla tenera età, senza alcuna esclusione.

Per questo si auspica che:
– l’arte, nelle sue plurime forme, sia potenziata nella didattica rivolta a tutti gli studenti, a partire dalle prime classi di inserimento scolastico, in modalità integrata e inclusiva;
– ogni spazio comune o di grande frequenza e vitalità, sia pubblico che privato, dai luoghi di lavoro ai luoghi di cura, dai parchi ai condomini, sia arricchito d’arte decorando pareti, diffondendo note e/o diventando luogo di esposizione, presentazione e proiezione di opere d’arte;
– si promuovano occasioni di espressione, scambio e fruizione attraverso progetti innovativi, gite scolastiche e scambi culturali che consentano l’equa partecipazione anche alle persone con disAbilità;
– si introducano bonus e facilitatori economici che agevolino la visita a mostre e musei e la partecipazione a spettacoli e concerti rivolti a tutta la cittadinanza;
– si monitori in ogni luogo d’arte la corretta e adeguata normativa sulla sicurezza in modo che le persone disAbili non abbiano posti riservati o passaggi obbligati che limitino partecipazione e fruizione;
– si potenzino i servizi accessori e abbattano le barriere architettoniche in modo da garantire mobilità ed autonomia in ogni luogo di pubblico interesse;
– si sfrutti la tecnologia per superare le barriere e rendere l’arte realmente accessibile potenziando siti e luoghi artistici con cartellonistica adeguata, applicazioni all’avanguardia;
– si evidenzino le buone prassi ed i progetti innovativi esistenti al fine di replicarli in ogni contesto e zona realizzando e diffondendo, a livello istituzionale, la mappatura dell’arte accessibile.

Si promuova l’arte senza limiti né esclusioni, per una società equa e coesa, davvero in grado di non lasciare mai nessuno indietro.



<p style="color:#fff; font-weight:normal; line-height:12px; margin-bottom:10px;">Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso consulta la nostra Privacy Policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.</p> Leggi la nostra cookie policy

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi