TURISMO COME STRUMENTO DI PREVENZIONE DEI CONFLITTI

TURISMO COME STRUMENTO DI PREVENZIONE DEI CONFLITTI

Elogio delle diversità

Il turismo internazionale è uno degli strumenti di promozione della pace e di integrazione culturale più decisivi nei rapporti internazionali. Conoscere e vivere altre culture rimette in discussione l’etnocentrismo e fa riflettere su come, anche se tutti gli uomini sono uguali, esistano stili di vita e azioni quotidiane diverse in ogni parte del mondo.

Nel tempo di un inatteso conflitto bellico, vale una riflessione sul reale impatto su un territorio in cui si stava avviando un’attività di sviluppo turistico, in affannosa ripresa dalla crisi emergenziale.
Analizzando i dati della prima metà del 2021, si è notato un aumento del numero di visitatori del 9% rispetto alla seconda metà del 2020. L’Ucraina nel 2021 ha ricevuto un milione e mezzo di persone da diversi Paesi.
Agli inizi del 2021 è stato registrato un trend positivo nell’aumento del numero di turisti provenienti da Paesi come l’Arabia Saudita (il numero è aumentato di 40 volte, a 14.000 persone, mentre nello stesso periodo nel 2020 solo 350 persone sono arrivate in Ucraina), USA (il numero dei turisti è aumentato del 69,6% rispetto all’anno precedente, arrivando a 34.000), Israele (crescita del 26%, per 26.600 turisti) e Caucaso (aumento del 100% del numero degli armeni; il numero di turisti provenienti dalla Georgia è aumentato di quasi il 40%, e la cifra dell’Azerbaigian è aumentata del 67%).
I mercati tradizionali per l’Ucraina rimangono Moldova (368.000 turisti), Russia (198.000), Romania (109.000), Bielorussia (96.000) e Turchia (93.000). Il 70% degli stranieri che hanno visitato l’Ucraina proviene dall’Europa (10% in meno rispetto al 2020), il 24% è fatto di rappresentanti della regione asiatica (8% in più rispetto al 2020), il 2,8% proviene dal Nord America e solo l’1,7% è di cittadini del continente africano.
Focalizzando l’attenzione sui rapporti tra Italia e Ucraina, i programmi prevedevano, per il prossimo 7 aprile, una conferenza internazionale su Agricoltura&Allevamento a Kiev e incontri b2b organizzati in partnership con le Istituzioni e le associazioni di categoria del territorio. Si sarebbe generato turismo d’affari.

Gli eventi bellici hanno bloccato, tra l’altro e come ovvio, anche i flussi turistici in entrata e in uscita dall’Ucraina.

Pur nella estrema difficoltà del momento, qualche osservazione va fatta sul ruolo strategico che il settore turistico potrebbe avere nell’attuazione di nuove forme di solidarietà internazionale e per la rinascita di un sistema di relazioni interstatali pacifico, frutto dell’incontro e della conoscenza tra i Popoli.
È soltanto necessario favorire la diffusione di una cultura della diversità come ricchezza.
Il rispetto della differenza culturale è fondamentale per il futuro di tutti.
Conoscere le diversità e le affinità tra le culture alimenta la comprensione e favorisce le connessioni tra i Popoli. Rispettare e valorizzare luoghi e identità culturali delle comunità locali è il fattore che previene i contrasti, perché fa rendere conto di quanto sia importante un approccio basato su senso di comunità, inclusione ed equità in un contesto culturale e socioeconomico diversificato.

Negli ultimi decenni, l’approccio adottato dalle organizzazioni internazionali del turismo ha rafforzato il concetto di turismo come strumento di pace e dialogo, declinandolo all’insegna dei principi di sostenibilità e responsabilità emersi in seguito al palesarsi degli effetti più distruttivi del turismo di massa.
Per la valorizzazione delle migliori utilità del turismo, serve, però, un diverso impegno, nel verso di saper compensare gli impatti negativi associati al viaggio, favorendo un turismo rigenerativo capace di migliorare le condizioni sociali e ambientali del paese ospitante, avviando un cambiamento reale e misurabile.

È essenziale costruire una rete sostenibile in grado di connettere persone e organizzazioni pubbliche e private (PMI, associazioni, Comuni, professionisti) impegnate a dare diffusione a prodotti, servizi, aspetti culturali di un territorio ancora poco conosciuti, ma utili a incidere sulla qualità di vita di abitanti e per turisti.
Ogni iniziativa in questo senso ha un alto valore culturale e merita sostegno, perché consente di costruire una narrazione delle diverse realtà locali dell’ospitalità e dei servizi sociali. Rende il turismo una leva strategica per integrare le diverse parti interessate nella progettazione e nell’attuazione di processi di pianificazione turistica che sostengono l’inclusione e la rigenerazione. Questo l’obiettivo anche del Paniere Meritocratico, una delle tante iniziative di rilancio del turismo avviate da Meritocrazia Italia.

Il turismo può essere elemento di ‘prevenzione’ secondo un approccio trasformativo di sviluppo umano e sostenibile, in una visione olistica e sistemica.
Le risorse finanziarie e gli investimenti previsti per i singoli territori secondo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2026, la manovra economico-finanziaria per il 2022 (legge di Bilancio) e l’imminente programmazione delle risorse europee e nazionali per la coesione per il periodo 2021-27 devono essere utilizzare proprio secondo queste linee di intervento.
Nulla vada disperso nell’aumento dell’attrattività turistica fine a se stessa, creando concorrenze tra diverse aree, ma tutto sia utile a impostare un rinnovato futuro dei territori, attraverso la rigenerazione sociale e la formazione di uno stabile e duraturo capitale relazionale, nel quale lo stesso turista si faccia «cittadino temporaneo».



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