Discorsi del Presidente

Sul sentiero dell’operosità

Seppure fosse possibile scegliere il proprio Paese di appartenenza e l’epoca storica in cui vivere, non sarebbe possibile sfuggire a un diffuso sentimento di insoddisfazione. C’è chi si rammarica di non essere altrove, chi vive l’inquietudine del viaggio alla ricerca della propria dimensione e chi non vede prospettive in luoghi forgiati nel tempo dal sacrificio dei popoli. Negli ultimi due...

IL VALORE DEI COLORI

Conservare equilibrio è l’unico modo per affrontare con successo un momento di enorme difficoltà come quello che sta vivendo l’intero Paese. Non è facile riportare ordine nel caos alimentato dall’incosciente allarmismo di massa tanto quanto dalla superficialità di chi minimizza, sottovaluta la gravità del pericolo o crede in una cospirazione globale. Il contributo di un Movimento politico deve essere quello...

IL CONFRONTO DELLE IDENTITA’

È soltanto dagli anni ’90 che l’Europa sembra essere uscita dal torpore, per dare forma al desiderio di essere parte di un ordine mondiale, politicamente plurilaterale ed economicamente omogeneo. Nei fatti, però, l’uniformità monetaria non si è accompagnata all’auspicata stabilità economica. Da ultimo, l’Unione europea, che assume struttura integovernativa, sceglie di affidare le decisioni strategiche al confronto tra capi di Stato...

IL MIO PAESE SI CHIAMA ITALIA

Messa da parte per un po’, oggi la bandiera tricolore sventola fieramente nei tanti video d’incoraggiamento alla resistenza che circolano in Rete. È un modo per rispondere al nemico invisibile che continua ad attaccare. Non sembra esserci arma migliore del ricordo della capacità di sacrificio di un Paese che non si è arreso dinanzi ad avversità maggiori, ha conquistato l’unità...

“LA MIA MISSIONE”

Nella riflessione dei più noti pensatori politici, da Max Weber ad Antonio Gramsci, l’evoluzione industriale ha giocato un ruolo determinante. Lo studio di Gramsci riportava le fasi della vita politica a quelle produttive elaborate da Henry Ford e i suoi ‘Quaderni del carcere’ descrivono con chiarezza l’ineluttabile centralità delle esigenze di produzione. Riconosceva negli uomini comuni, quelli fedeli ai principi e...

SAPERE AUDE!

‘Dove siamo finiti?’ è un’espressione che ricorre spesso. Segna la delusione per l’incapacità di essere Popolo, di metabolizzare le diseguaglianze e di farne tesoro, di combattere per l’equità sociale e per un ambiente sostenibile. Nei momenti di maggiore scoramento, uno sguardo al passato restituisce fiducia. Secondo la ricostruzione di Tsvetan Tsvetanov, quel cambiamento radicale che, più di ogni altro, ha tracciato...

Meritocazia è ‘costruzione’

Quando si intraprende un percorso lungo, ogni tanto è opportuno fermarsi e guardarsi intorno. Osservazione, confronto e analisi sono essenziali per non perdere di vista o confondere la meta. Facendo tappa ora, fa piacere raccogliere la diffusa approvazione dello spirito costruttivo del Movimento, che opera sempre contro nessuno e a favore della comunità, senza polemiche o inutili attacchi personali. Chiuso il...

Un messaggio di attesa e fiducia

Per l’incontro mensile di Gennaio, Meritocrazia Italia è approdata in Basilicata. Il Comitato organizzativo ha lavorato per la costruzione dell’evento studiando le esigenze del territorio e la conformazione delle realtà produttiva. Le istituzioni e gli enti contattati hanno mostrato immediato apprezzamento per il Movimento, che riscuote fiducia in un momento di deriva sociale e politica. Nel corso della Direzione generale del...

DAL NULLA SI COSTRUISCE

La missione di un Movimento è proporre soluzioni utili a contenere le difficoltà. La corrente emergenza travolge il Mondo ed espone tutti, direttamente, a forme nuove di debolezza. Per una volta, la sensazione è che il problema di uno soltanto sia il problema dell’intera comunità. A essere in gioco è la vita di tutti, senza eccezioni. È vicina nel tempo, eppure...

CAPACITA’ POLITICA E RIGORE ETICO

Il 1968 ha segnato l’avvio di una trasformazione probabilmente ancora in corso, stravolgendo le coordinate della modernità. Con forza, i più giovani hanno dato voce all’esigenza di cambiare il mondo e abbattere le ipocrisie del sociale. La classe femminile ha mosso i primi passi verso il riconoscimento della propria pari dignità. In risposta, il capitalismo lusinga da sempre con promesse...

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